«Voi potete combattere la criminalità organizzata studiando. La questione culturale che oggi si pone come elemento integrante della lotta alle mafie unitamente all'azione giudiziaria, in realtà è successiva ad un'altra grande questione che è quella dell'istruzione, dello studio e dell'apprendimento della lingua italiana, della storia, delle geografia e della filosofia».

 

Sono queste le parole del procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, oggi a Locri per l'undicesimo anniversario del delitto Fortugno, rivolgendosi agli studenti presenti all'iniziativa di commemorazione. «Oggi - ha aggiunto - paghiamo ancora lo scotto di classi docenti laureatasi negli anni settanta con la pistola sul tavolo. A vostra disposizione deve esserci l'opportunità di studiare e di imparare per essere veramente liberi. Cercate di volare alto e vigilate su chi vi parla di legalità. Non è etico chiedere soldi pubblici - ha concluso il procuratore Gratteri - per manifestazioni antimafia».