Gli imprenditori vicini al clan dei Barcellonesi cercavano un capannone nell'area dei cantieri. L'incontro con un dipendente di Webuild nel 2023 considerato di estremo interesse investigativo
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Spunta una vicenda che sfiora la più grande infrastruttura in via di progettazione, il Ponte sullo Stretto, nell'indagine della Dda di Milano che oggi ha portato in cella Francesco Scirocco e Giovanni Bontempo, imprenditori vicini al clan mafioso dei Barcellonesi. Dalle intercettazioni emerge che un dipendente di Webuild, la società di progettazione non indagata, un anno fa si rivolse a Bontempo e Scirocco, interessati alla maxi opera, per individuare uno stabile «in una zona strategica rispetto ai cantieri» che sorgeranno per i lavori. Bontempo propose un capannone nel Messinese. Dell'operazione si è poi persa traccia.
La vicenda emerge dalle intercettazioni nell'indagine della pm della Dda Silvia Bonardi ed è stata anche documentata da pedinamenti e rilievi fotografici di un incontro tra un professionista che è risultato aver percepito redditi dal Consorzio Messina Catania Lotto Nord partecipata delle società Webuild (non indagata), Bontempo e Scirocco, il quale non sarebbe stato «formalmente» il proprietario del capannone in località Tremestieri, nel Messinese.
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Incontro, secondo il monitoraggio del personale della Dia, avvenuto il 22 settembre 2023 davanti a un bar non molto lontano dall'immobile con qualche accorgimento in modo che, coloro che hanno accompagnato Condipodero per visitare la struttura, non si accorgessero della presenza dello stesso Scirocco, «personaggio talmente noto da dare per scontato che possa essere riconosciuto anche dai suoi colleghi della zona».
«È sicuramente di estremo interesse investigativo il fatto che uno dei referenti di una società a partecipazione statale come Webuild - è stato osservato nell'atto di inchiesta -, deputata a costruire una delle più imponenti opere pubbliche italiane, si renda disponibile ad un incontro con un noto pregiudicato per reati di mafia al fine di trattare con lui un'operazione immobiliare», che poi non si è conclusa, «il tutto intermediato dal Bontempo, del quale è impossibile pensare che Condipodero non conosca i trascorsi giudiziari».