VIDEO | A Polistena opera dal 2013 l'unico ambulatorio della Ong nella regione. L'ordine è di non alimentare il balletto politico intorno al fondatore
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Di Gino Strada, e del balletto politico-mediatico intorno ad un suo possibile ruolo nella sanità calabrese, non parlano e, però, gli operatori dell’unico ambulatorio Emergency della Calabria ugualmente chiariscono aspetti importanti della loro missione. Per farlo, però, hanno bisogno di un via libera – ottenuto tramite email – dalla segreteria nazionale che ha sede a Milano e, nell’attesa che arrivi, è l’assessore di Polistena Giuseppe Politanò che spiega.
«L’ambulatorio è aperto a tutti – chiarisce – quella propalata dal presidente Spirlì, secondo il quale Strada è buono a fare solo pozzi in Africa, è una fake news. Emergency si occupa degli ultimi e il servizio che eroga in questo territorio è l’affermazione del diritto costituzionale ad avere una sanità universale».
Ci mettiamo in fila per parlare con i 6 operatori attivi dal 2013, perchè prima – nei locali ricavati all’interno di un palazzo confiscato alla mafia – c’è un’altra troupe televisiva poiché la polemica intorno al leader, commissario si o commissario no, accende i riflettori come non mai su un lavoro calabrese che non si è mai fermato, neanche durante la pandemia.
«Già da marzo avevamo dato la disponibilità all’Asp, al Comune e alla prefettura per fare i tamponi – spiega un operatore – e forse in questi giorni ci verrà dato il via libera».
I numeri dell’ambulatorio aperto a tutti vengono illustrati nel tardo pomeriggio dal reggino Mauro Destefano, coordinatore di una struttura in cui operano 6 tra medici, infermieri, mediatori culturali – per lo più di fuori regione – che erogano servizi assieme ad una serie di volontari che provengono da tutta la Piana. «Abbiamo assicurato oltre 35.000 prestazioni – conclude il coordinatore – per 4.500 pazienti».