La decisione dopo le numerose segnalazioni pervenute e soprattutto dopo il servizio giornalistico realizzato da LaC News24.it e Cosenza Channel. Chiesta anche un’ispezione ministeriale
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L'aula bunker di Castrovillari
L’aula bunker di Castrovillari è al centro della delibera del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Cosenza che, a seguito delle numerose segnalazioni pervenute dai difensori del processo Reset, e soprattutto dopo il servizio giornalistico realizzato dalle testate Lac News24.it e Cosenza Channel, ha deciso di proclamare tre giorni di astensione. Il provvedimento coinvolge sia le udienze penali che quelle civili e avrà effetto nei giorni 28, 29 e 30 gennaio 2025.
Nella delibera di astensione dalle udienze si fa riferimento a situazioni igienico-sanitarie e strutturali inaccettabili. In particolare, l'aula bunker di Castrovillari è stata definita inadatta a garantire il decoro e la sicurezza per magistrati, avvocati, imputati e pubblico. Le condizioni indecorose dell’aula sono sotto gli occhi di tutti. Basti pensare che nell'ultima udienza di Reset, un testimone e un avvocato sono stati costretti a tenere un cappello di lana in aula per la rigida temperatura percepita alle falde del Pollino. L'intervento del Coa di Cosenza, rappresentato dall'avvocato Ornella Nucci, è una decisione storica. Quasi mai un Consiglio dell'Ordine ha assunto determinazioni così forti che coinvolgono sia gli avvocati penalisti che gli avvocati civilisti.
No alle aule bunker
Il Coa di Cosenza ha descritto l’aula bunker di Castrovillari come insalubre, costringendo avvocati e magistrati a indossare il cappotto durante le udienze. Inoltre, le forti piogge degli ultimi mesi hanno reso completamente inagibile l'aula bunker di Lamezia Terme, sollevando preoccupazioni per la sicurezza di tutti i presenti.
Nonostante queste problematiche, il processo Reset, inizialmente destinato al Tribunale di Cosenza, è stato spostato temporaneamente nell'aula bunker di Castrovillari, aggravando ulteriormente la situazione logistica e finanziaria per gli operatori del settore.
Le aule del Tribunale di Cosenza
Il Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Cosenza ha evidenziato che il Tribunale di Cosenza dispone di aule che potrebbero ospitare processi complessi come i maxiprocessi. L'aula 1 (Corte d'Assise), l'aula 9 (dibattimento penale) e l'aula 16 (ex Corte d'Assise d'Appello) offrono una superficie complessiva di oltre 400 mq. Inoltre, queste aule sono già dotate, seppur parzialmente, di tecnologie come microfoni e monitor per i collegamenti video con le carceri.
Il problema, secondo il COA, non risiede nelle infrastrutture, ma nella mancanza di un adeguato piano di ammodernamento tecnologico, previsto dal programma Add On Cartabia. Questo aggiornamento consentirebbe di rendere le aule perfettamente idonee a ospitare processi di rilevanza territoriale e nazionale.
Chiesta ispezione ministeriale
Alla luce delle criticità riscontrate, il Consiglio dell’Ordine ha avanzato diverse richieste, tra cui un'ispezione ministeriale urgente per verificare le condizioni delle aule di Castrovillari e Lamezia Terme; l'accesso alla documentazione relativa ai provvedimenti che attestano l’assenza di aule protette nel Tribunale di Cosenza; la stima dei costi per l’implementazione delle tecnologie necessarie a Cosenza, a confronto con le spese per il ripristino delle aule bunker di Lamezia e Castrovillari. Il COA di Cosenza ritiene che l’impegno finanziario per aggiornare le aule cosentine sarebbe inferiore rispetto a quello richiesto per risolvere le problematiche delle altre sedi.
Appello alle istituzioni
Il Consiglio degli Avvocati di Cosenza ha indirizzato la propria delibera a figure istituzionali di alto livello, tra cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio. L’obiettivo è ottenere un impegno concreto per risolvere le problematiche segnalate, garantendo condizioni dignitose per l’esercizio della professione forense e il corretto svolgimento dei processi.