Avrebbero messo in piedi un giro di prostituzione a Vibo Valentia sfruttando “l’attività” di 19 ragazze di nazionalità straniera. Con l’accusa di concorso in favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, il pm della Procura di Vibo, Corrado Caputo, ha quindi chiuso l’inchiesta frutto di un’attività investigativa portata avanti dalla polizia.

In particolare, l’avviso di conclusione indagini interessa: Sonia Bevilacqua, 48 anni, di Castrovillari; Yokasta Marleny Brito, alias “Marilena”, 49 anni, della Repubblica Dominicana ma con residenza a Roma; Yisset Zocaire Heredia, alias “Gisella”, 37 anni, della Repubblica Dominicana ma residente a Rozzano (Mi); Maria Decena De Los Angeles, alias “Cocò”, 54 anni, della Repubblica Dominicana ma residente a Vibo Valentia; He Hongjun, 53 anni, di nazionalità cinese ma residente a Rende.

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Secondo la Procura di Vibo Valentia, i cinque indagati - in concorso materiale e morale tra loro - avrebbero favorito, o comunque sfruttato, l’attività di prostituzione di 19 persone di nazionalità straniera che avrebbero esercitato l’attività in città. Nello specifico, la polizia ha individuato quali luoghi di prostituzione alcuni immobili di Vibo Valentia siti in via Ipponion, via Fiorentino, via Papa Giovanni Paolo II e la zona della Terravecchia. Attraverso contatti telefonici, gli indagati avrebbero effettuato un servizio di navetta da e per Vibo Valentia, garantendo alle ragazze dedite alla prostituzione l’approvvigionamento alimentare, il reperimento e l’approntamento degli appartamenti dove svolgere l'attività.

Gli indagati – secondo l’accusa – si sarebbero quindi messi in contatto con le persone locatarie degli appartamenti, nonché avrebbero curato una più generale attività di supporto logistico volto ad agevolare (favoreggiamento) l’attività di prostituzione, dietro la corresponsione di una certa somma di denaro (da qui l’accusa di sfruttamento) a titolo di corrispettivo per il “servizio” prestato. Contestata anche l'aggravante di aver commesso i fatti in danno di più persone offese.

L’attività di prostituzione sarebbe stata messa in piedi a Vibo Valentia sin dal mese di aprile 2022, con condotta perdurante. Tutti gli indagati – Yokasta Brito difesa di fiducia dall’avvocato Salvatore Sorbilli, gli altri d’ufficio dall’avvocato Caterina Pugliese – avranno ora venti giorni di tempo per chiedere al pm Corrado Caputo di essere interrogati o presentare eventuali memorie difensive attraverso i rispettivi legali.