VIDEO | Tantissime persone in coda dalle prime ore del mattino hanno voluto dimostrare vicinanza ai parenti di Agostino Filandro, il lavoratore rimasto schiacciato ieri da una piccola gru crollata in un cantiere navale
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Gioia Tauro questa mattina si è svegliata tramortita e affranta per la morte di Agostino Filandro, l’operaio deceduto ieri in un incidente sulla banchina di ponente del porto, schiacciato da una piccola gru mentre insieme a un collega stavano portando sul molo una barca da diporto. Una lunga coda dalle prime ore del mattino si è formata davanti alla società vettoriale di mutuo soccorso per condividere il dolore della famiglia.
«Siamo senza parole – dichiara un amico di Agostino – ci conoscevamo da quando eravamo bambini. È una cosa straziante, siamo tutti scioccati. I familiari stanno malissimo, perché non è facile accettare una disgrazia del genere». Scorrendo la fila composta da chi attende di poter stringere la mano ai familiari, molte persone piangono, altri parlottano. «Conoscevo Agostino – dice un’anziana – era un bravo ragazzo, un ragazzo d’oro e tutti quelli che lo conoscevano gli volevano bene». «Una famiglia perbene – aggiunge un’altra donna – Agostino era veramente una persona meravigliosa».
E anche il sindaco Aldo Alessio, che ha proclamato il lutto cittadino per oggi, e il sindacato confederale, dalla manifestazione di Reggio Calabria sul lavoro, hanno voluto fare sentire la loro vicinanza alla famiglia Filandro.
«Oggi è il giorno del dolore e del cordoglio – ha dichiarato il primo cittadino di Gioia Tauro – L’amministrazione comunale e la città sono vicini al dolore della famiglia: oggi abbiamo proclamato il lutto cittadino, ma da domani si dovrà appurare se qualcuno aveva il compito di controllare e non ha controllato. La sicurezza sui luoghi di lavoro è importantissima ed è impensabile che nel 2019 si possa morire lavorando. Un uomo che a 42 lascia una moglie, figli: questa è una tragedia che non si può accettare».
Sulla stessa linea anche il sindacato, che nello stesso giorno si ritrova in piazza a manifestare per il lavoro e a piangere un operaio che di lavoro è morto. «Il sindacato unitario – ha affermato Giuseppe Rizzo, segretario regionale Uil trasporti – vuole esprimere vicinanza alla famiglia di Agostino Filandro e ribadire che la battaglia per la sicurezza nei luoghi di lavoro è centrale per i sindacati confederali».
Dopo il cordoglio e il dolore, però, polizia di frontiera e procura di Palmi dovranno accertare se sulla morte di Agostino Filandro, lavoratore della ditta del Gruppo Zen, ci siano responsabilità penali o sia solo frutto di una tragica fatalità.
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