Due esponenti dei manifestanti sono stati invitati domani mattina a presentarsi presso gli uffici dell’ente per proporre le proprie aspettative. Si analizzeranno le diverse posizioni, in cerca di un’intesa
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Si è svolto un sit-in pacifico di protesta, presso la darsena “Marinai d’Italia” del Porto di Gioia Tauro, indetto da una cospicua delegazione di diportisti e pescatori, che erano stati avvisati dall’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio di sgomberare entro il 31 luglio le proprie barche presso la banchina Ovest II tratto, denominata M2.
I proprietari delle unità nautiche, erano stati incolpati di aver occupato senza titolo lo specchio d’acqua del porticciolo. Ma si sono opposti, segnalando che da oltre 30 anni si trovano lì e che prima vada cercata una soluzione, un’area dove attraccare e un regolamento da seguire.
In seguito alla manifestazione odierna, sembra vi siano segnali di apertura da parte dell’Autorità di Sistema Portuale. Difatti, due esponenti dei diportisti sono stati invitati domani mattina alle ore 10:00 a presentarsi presso gli uffici dell’ente per proporre le proprie aspettative. Si analizzeranno le diverse posizioni, in cerca di un’intesa.
Grande attenzione alla questione è stata dedicata anche dall’amministrazione comunale gioiese. Il sindaco Simona Scarcella, con propria nota, ha richiesto espressamente al presidente Agostinelli un rinvio del termine di sgombero fissato al 31 luglio «all'apice dell'alta stagione e senza che i diportisti avessero avuto una soluzione alternativa».
Il primo cittadino ha assicurato che il comune di Gioia Tauro si farà promotore e attore principale nella ricerca di una soluzione immediata per i diportisti, che tenga conto di una tradizione di marineria che fa parte dell'identità della città e che non può essere assolutamente messa da parte.