Il penalista detenuto dopo la maxi inchiesta Rinascita-Scott dà mandato ai suoi legali dopo aver appreso delle loro dichiarazioni alla Dda di Salerno
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Due querele nei confronti del giudice Marco Petrini, già presidente della Corte d’Appello di Catanzaro, ed una nei confronti di Francesco Saraco. Giancarlo Pittelli, detenuto in custodia cautelare nel carcere Badu e Carros di Nuoro, avuta notizia delle dichiarazioni rilasciate ai pm di Salerno il 5 e 25 febbraio scorso riferendo sul caso Delfino e l’omicidio Gentile (depositate anche nel procedimento Rinascita-Scott), ha conferito mandato agli avvocati Guido Contestabile e Vincenzo Galeota per la redazione delle denunce nei confronti di Petrini e Saraco per le accuse a lui rivolte che ritiene del tutto false e calunniose.
Pittelli ribadisce quindi con fermezza, attraverso i suoi legali, la propria estraneità rispetto a quanto esposto dai due soggetti interrogati.
Gli atti delle querele sono stati redatti ed è stata avviata la procedura per il deposito da parte dell’avvocato Pittelli che ha manifestato la volontà che di tanto si desse notizia attraverso gli organi di stampa. Pittelli nella denuncia querela spiega di non aver mai fatto parte di logge massoniche coperte, né di aver invitato Petrini a farne parte, né di aver avuto con il magistrato rapporti diversi da quelli professionali.
Per calunnia né stato denunciato anche l’avvocato Francesco Saraco, pure lui coinvolto nell’inchiesta della Dda di Salerno denominata “Genesi” su una serie di corruzioni all’interno della Corte d’Appello di Catanzaro e della commissione tributaria di Catanzaro.