È questo l'esito, anche se non definitivo, dell'autopsia, effettuata sui corpi che rafforza la tesi dell'omicidio-suicidio. Si ipotizza un movente passionale
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Domenico Raco avrebbe ucciso Maria Corazza e poi si sarebbe suicidato. È questo l'esito, seppur parziale, dell'autopsia disposta dal procuratore di Velletri sui corpi delle due persone trovate carbonizzate in un'auto la mattina del 14 giugno a Torvaianica. L'esame autoptico dunque rafforza l’ipotesi dell’omicidio-suicidio. Dall’autopsia su Raco, 39enne originario di Gioia Tauro, non risultano ferite sul corpo e ciò fa avvalorare l’ipotesi che si sia dato fuoco. Per quanto riguarda la donna, il cui esame autoptico verrà concluso lunedì, dall’analisi esterna del cadavere è stata individuata una ferita da arma da taglio. Nell’auto era stato trovato un coltello: gli investigatori non escludono che possa trattarsi dell’arma utilizzata per l’aggressione messa in atto per un movente di natura passionale. Dopo aver ucciso la donna, secondo quanto si apprende, Raco avrebbe appiccato le fiamme con della benzina e dell’olio che si era procurato da un benzinaio della zona in precedenza.
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