Il tour della Feneal-Uil in uno dei borghi più belli d'Italia: «Qui il centro Covid». Clacson e striscioni per l'ex nosocomio sidernese
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È partito dall’ospedale di Gerace il tour fra le incompiute della FenealUil Calabria che, con il segretario generale Maria Elena Senese, giovedì prossimo sarà a Crotone. Un nosocomio completato nei primi anni ‘90 e poi lasciato nel totale degrado e abbandono. Oggi, però, quell’ospedale, alla luce dell’emergenza sanitaria secondo il sindacato potrebbe sicuramente tornare utile.
«Bisogna proporre sin da subito l’ospedale di Gerace quale soluzione idonea, dopo i dovuti interventi ed accorgimenti strutturali, a divenire un futuro Centro Covid – ha espresso Senese - Chiediamo a gran voce quindi di intervenire su questa struttura come su quella già pronta dell’ospedale di Siderno. Siamo convinti, infatti, che la vera protesta ha senso se corredata da proposte. D’altra parte tenere chiusa una struttura importante e un tempo molto funzionale come quella dell’Ospedale di Siderno, nell’attuale precaria situazione sanitaria, è una vera vergogna».
Intanto nella vicina Siderno non si ferma la protesta di cittadini e associazioni che chiedono l’immediato riutilizzo dell’ex ospedale cittadino come casa della salute. Una protesta sfociata in una simbolica “clacsonata” notturna. «Perché l’iter di riconversione si è arenato? – si chiedono i manifestanti – in ogni caso è necessario valutare quali servizi è ancora in grado di erogare alla città questa enorme struttura. La pandemia ha messo a nudo questo bisogno, e noi come cittadini siamo stanchi. Non è possibile che la gente debba morire per patologie stupide perché non ha la possibilità di diagnosticarle».
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