Riceviamo e pubblichiamo la precisazione di Giuseppe Gelardi, capogruppo della Lega in Consiglio regionale. 

Gentile direttore, Le scrivo in riferimento all'articolo comparso in data 3 luglio sul giornale LaC News24 dal titolo: "Molinaro ci prova, Mancuso (forse) lo ha già fatto: se la Lega si ‘slega’ è Fratelli d'Italia il Nuovo Eden” a firma di Domenico Martelli. Nello stesso infatti è riportata la seguente affermazione: “Sullo sfondo anche un gruppo autonomo a tre a Palazzo Campanella con Gelardi”. In realtà la notizia secondo cui io potrei “uscire” dal mio Gruppo politico per formare un gruppo autonomo è del tutto priva di ogni fondamento. Nessuno, né il giornalista che firma l'articolo né altri giornalisti della testata mi hanno mai contattato in merito. Né io ho mai detto a chicchessia di avere intenzione di abbandonare il mio Gruppo a Palazzo Campanella. In tutta sincerità, non l'ho nemmeno mai pensato. Non commento l'articolo per quanto riguarda gli altri componenti del gruppo Lega in Consiglio Regionale citati nel testo, ma mi auguro che almeno per loro si sia proceduto con modalità differenti. Tanto dovuto per amor di verità, invio i più cordiali auguri di buon lavoro a Lei e a tutta la redazione.

Giuseppe Gelardi
presidente gruppo Lega Salvini Calabria

Gentile Gilardi, è apprezzabile e senza ipocrisie il suo contributo solo nell'intento però chiarificatore. Come lei sa le indiscrezioni non necessitano di verifiche incrociate e passate al duplice setaccio. Se così fosse, cesserebbero di esserlo tanto più in politica e non in cronaca giudiziaria. Siamo convinti che se si agisce in consiglio regionale per il pubblico interesse, cosa che lei fa puntualmente, non può mai essere offensivo né diffamatorio prefigurare legittime strategie politiche. In nessun senso. Nel caso suo poi si è solo ipotizzata sullo sfondo una possibile e non imminente, e del tutto al condizionale, transazione in altro gruppo. Tutto qui. Se non sarà così ne prenderemo atto. Quanto al retroscena che riguarda gli altri che dire, lei ha pensato al suo. E ha fatto bene, oltre non poteva...

Domenico Martelli