L’idillio tra il senatore Maurizio Gasparri e il sindaco di Locri Giovanni Calabrese sembra essere giunto al capolinea. Stamane il vicepresidente del Senato, ospite de “L’aria che tira” su La7, ha attaccato duramente il primo cittadino locrese sul caso dell’assenteismo al Comune. “Se non è capace di amministrare l’ordinario si dimetta” ha tuonato Gasparri, che soltanto due settimane fa è stato ospite del centrodestra di Locri, prima di un sopralluogo in ospedale su richiesta proprio di Calabrese. «Il sindaco di Locri le lettere a Gesù avrebbe dovuto scriverle da piccolo – ha proseguito il senatore azzurro - non adesso». Secca la replica del primo cittadino: «Su come si amministra un Comune senza risorse e con tantissimi problemi – ha risposto Calabrese - certamente non me lo faccio spiegare da Maurizio Gasparri che vive lontano dal territorio ed ha la fortuna di poter andare a curarsi nelle costose cliniche romane». 

 

Ma come mai, Gasparri, che si ricorda più volte aver elogiato sui media nazionali, il sindaco di Locri proprio per le coraggiose determinazioni sull’assenteismo con "iniziative impopolari ed in un territorio difficile", oggi ha misteriosamente cambiato idea?

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Qui Calabrese rincara la dose contro il suo ex amico: «Gasparri, nei giorni scorsi, è stato criticato, proprio su Facebook, dal sottoscritto – prosegue il sindaco - per aver cercato di "strumentalizzare goffamente" l'iniziativa dei sindaci sulla sanità - con un ridicolo volantinaggio di una sua interrogazione parlamentare- creando imbarazzo ed incredulità ai sindaci a Roma, solo ed esclusivamente, per difenderne l'ospedale e non per farsi strumentalizzare da personaggi vari e, soprattutto, dai "blasonati" amici di Gasparri che, per detta dello stesso, lo hanno "trascinato" a fare il volantinaggio propagandistico davanti a Palazzo Chigi».

 

La replica di Gasparri

«L’inutilmente lungo comunicato del sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, denota un evidente stato confusionale . Ero a Locri giorni fa per un incontro politico - dichiara in una nota  - e proprio lui mi ha accompagnato all’ospedale per una rapida verifica del degrado della struttura sanitaria. Con i dati che mi hanno esposto alla sua presenza, medici, dipendenti e pazienti, ho presentato su sua sollecitazione, una interrogazione al governo. Invitato da esponenti delle amministrazioni della Locride venuti a chiedere udienza al governo a Roma, ho incontrato dei sindaci davanti a Palazzo Chigi, ai quali ho consegnato l’interrogazione. Dopodiché sono stato incredibilmente criticato e offeso proprio da Calabrese. Fare il sindaco di Locri, lo capisco, è impresa ardua. Richiede fisico robusto, e Giovanni lo ha, e mente lucida. Sul secondo requisito scriverò a Gesù bambino perché soccorra il sindaco».