«Business delle scommesse online: 68 mafiosi arrestati e beni sequestrati per un miliardo di euro. Grazie a Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Avanti così, la mafia mi fa schifo» afferma il ministro dell'Interno, Matteo Salvini.
I reati contestati, in seguito ad un'imponente operazione internazionale coordinata dalla Direzione nazionale antimafia, sono tutti riconducibili all'associazione mafiosa, al trasferimento fraudolento di valori, al riciclaggio ed autoriclaggio, all'illecita raccolta di scommesse on line e alla connessa fraudolenta sottrazione ai prelievi fiscali dei relativi guadagni.

 

La Dia in collaborazione con la guardia di finanza con polizia, carabinieri ha scoperto e disarticolato un giro miliardario di scommesse illecite gestito dalla criminalità organizzata tra Puglia, Calabria e Sicilia. In corso di esecuzione i 68 provvedimenti restrittivi sono avvenuti nei confronti di importanti esponenti della criminalità organizzata pugliese, reggina e catanese, nonché di imprenditori e prestanome. Circa 80 le perquisizioni.

 

I guadagni accumulati, monitorati dalla guardia di finanza, venivano reinvestiti in patrimoni immobiliari e posizioni finanziarie all'estero, intestati a persone, fondazioni e società, schermati con la complicità di prestanome di comodo. Su tali beni sono in corso di esecuzione i provvedimenti di sequestro in Italia e all'estero, grazie anche alla collaborazione delle autorità giudiziarie di Austria, Svizzera, Regno Unito, Isola di Man, Paesi Bassi, Curaçao, Serbia, Albania, Spagna e Malta, nonché dell'Unità di Cooperazione Eurojust.

 

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