I carabinieri della compagnia di Soverato e Santa Maria Capua Vetere hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Catanzaro su richiesta della locale Procura, nei confronti di Darko Jovanovic, 54enne, e Robert Jovanovic, 27enne, nell’ordine, padre e figlio, entrambi senza fissa dimora e irregolari sul territorio nazionale, attualmente domiciliati in Castel Volturno (CE), gravemente indiziati dei delitti di rapina e furto in abitazione.

 

Il furto

Il fatto è avvenuto sabato 26 novembre 2016, quando i due, in concorso con altri soggetti, sono entrati in un appartamento sito nella frazione marina di Davoli, al fine di perpetrare un furto. Tuttavia, nella circostanza, nell’abitazione era presente il figlio dei proprietari che dormiva nella sua stanza, il quale, udendo dei rumori, si alzò per verificare cosa stesse succedendo, venendo improvvisamente aggredito, immobilizzato e minacciato con un coltello. A questo punto, i soggetti, dopo aver arraffato diversi monili in oro, si sono dileguati a bordo di un’autovettura, facendo perdere le proprie tracce.

 

 

Le indagini

Immediatamente sono scattate le indagini, svolte dalla stazione carabinieri di Davoli e della compagnia di Soverato congiuntamente al nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Santa Maria Capua Vetere, coordinate dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, che hanno consentito di ricostruire dettagliatamente la vicenda attraverso immagini, testimonianze e con l’ausilio di attività tecnica, individuando il mezzo utilizzato (intestato a una società inesistente della provincia di Napoli, a cui venivano abbinate numerose targhe al fine di eludere i controlli delle forze di polizia) e identificando i presunti autori, già noti alle forze dell’ordine.

 

Il colpo a san Sostene con il complice

È altresì emerso che gli stessi, prima di giungere nel centro abitato di Davoli, avevano già fatto tappa anche in un’abitazione sita nella frazione marina di San Sostene, mettendo a segno un altro colpo. In entrambi i casi, i due sono stati coadiuvati da Bilkic Nedeljko, 27enne, anch’egli di origine serba, che, allo stato, risulta irreperibile ed è tuttora ricercato, nonché da un quarto complice non ancora identificato. A ogni modo, le investigazioni proseguiranno senza sosta al fine di identificare altri soggetti facenti parte del sodalizio criminale, operante su tutto il territorio nazionale. Al termine delle formalità di rito, gli arrestati sono stati tradotti presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

 

l.c.