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S’intensifica il controllo straordinario del territorio disposto dal Comando Compagnia Carabinieri di Villa San Giovanni (RC), diretta interinalmente dal Tenente Alessandro Cantarella, finalizzati alla repressione dei reati in genere. In occasione del 1 maggio ecco le attività portate avanti dai militari dell’Arma.
I Carabinieri della Stazione di Scilla hanno denunciato una donna 46enne del posto e tre uomini, rispettivamente di 70, 60 e 26 anni, quest’ultimo di nazionalità georgiana, per furto aggravato e distruzione e deturpamento di bellezze naturali. Nei fatti, predetti venivano sorpresi sul lungomare di Scilla all’atto di asportare, senza le previste autorizzazioni, una ingente quantità di ghiaia dalla battigia, al fine di utilizzarla per riempimento di una piattaforma di un realizzando stabilimento balneare della zona, di proprietà della donna. L’area in questione risultava altresì sottoposta a specifici vincoli di tipo paesaggistico e ambientale. Il medesimo Comando Arma, a conclusione di predisposto servizio di prevenzione e repressione di reati in materia di urbanistica ed edilizia, denunciava inoltre un 77enne pregiudicato di Bagnara Calabra, per lavori abusivi e omessa denuncia dei lavori. Il predetto infatti, in qualità di committente e proprietario, realizzava abusivamente un gazebo in legno, della superficie di circa 25 mq, nella frazione Solano Superiore di Scilla. Gli accertamenti esperiti, evidenziavano la mancanza di permesso a costruire nonche’ il vincolo paesaggistico e ambientale della zona in cui l’opera veniva realizzata. Il manufatto in questione veniva sottoposto a sequestro preventivo.
I Carabinieri della Stazione di Campo Calabro hanno denunciato per furto in abitazione in concorso due soggetti di Reggio Calabria, ossia M.F. e B.D.V., rispettivamente di 36 e 35 anni, noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, la persona e la pubblica amministrazione, di cui quest’ultimo attualmente ristretto presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria Arghillà. Nei fatti, a seguito denuncia sporta nell’ottobre 2016 da due donne del posto ed all’esito specifica attività investigativa, i militari della locale Arma accertavano che i soggetti sopra menzionati, tramite la forzatura di una finestra prospiciente la pubblica via, si erano introdotti in uno stabile a più piani di Campo Calabro e, una volta all’interno, avevano messo a soqquadro gli appartamenti delle due vittime, asportando dalla camera da letto di una di loro monili e gioielli per un valore economico di circa 500,00 (cinquecento/00) euro. Denunciato B.D.V. per violazione degli obblighi inerenti la Sorveglianza Speciale di P.S. poiche’ lo stesso, sottoposto alla predetta misura di prevenzione con obbligo di soggiorno nel comune di Reggio Calabria per anni due, a seguito di provvedimento emesso dal Tribunale di Reggio Calabria – sez. Misure di Prevenzione, violava le prescrizioni impostegli dal Giudice, considerato che, per commettere il furto in abitazione di cui sopra, si recava in un comune diverso da quello devoluto per l’espiazione della predetta misura.
I Carabinieri dell’Aliquota Operativa hanno denunciato per furto aggravato B.P., 29enne di Lamezia Terme domiciliato in Arghillà di Reggio Calabria, noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, la persona e la Pubblica Amministrazione. Nei fatti, a seguito di denuncia sporta nel gennaio 2017 da un cittadino di Villa San Giovanni ed all’esito di specifica attività d’indagine, militari accertavano che B.P. aveva asportato l’autovettura di proprietà del denunciante, nella circostanza parcheggiata proprio sotto la sua abitazione. Nel pomeriggio del giorno seguente al furto, il veicolo in questione veniva poi rinvenuto da personale dipendente Aliquota Radiomobile all’interno di un capannone in disuso sito nella zona industriale di Campo Calabro e restituito all’avente diritto.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile hanno denunciato un 50enne di Roma, noto alle forze dell’ordine, per porto ingiustificato di armi od oggetti atti ad offendere e possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli. Nei fatti, a seguito di perquisizione personale e veicolare, lo stesso veniva sorpreso in possesso di un coltello polifunzionale a serramanico della lunghezza complessiva di 17,0 cm, dalle spiccate potenzialità offensive considerato il sistema di bloccaggio per l’irrigidimento della lama, munito inoltre di pinza, cacciavite a taglio ed a stella, atte alla forzatura/apertura delle serrature, per il quale non è prevista licenza dell’Autorità di P.S. per il porto. L’arma rinvenuta veniva sottoposta a sequestro penale.