Due mezzi pesanti che trasportano materiale per il movimento terra sono stati rubati nelle scorse settimane in due cantieri diversi, ma riconducibili allo stesso proprietario. I due furti, secondo quanto si apprende, sono avvenuti a Lattarico e Luzzi, dove il titolare dell’azienda edile, finita nel mirino di ignoti, possiede diverse attrezzature che servono ad eseguire lavori di vario tipo. Il caso è “attenzionato” dalla Compagnia carabinieri di Rende, diretta dal capitano Maria Chiara Soldano, che sta lavorando con il massimo impegno per individuare i presunti responsabili. 

Si tratta di un episodio che ha scosso chi opera nello stesso campo dell’azienda vittima dei due furti, in quanto il valore complessivo dei mezzi rubati supera la cifra di 200mila euro. Quindi, parliamo di un’azione criminale di un certo livello che, ovviamente, non è passata inosservata nell’ambiente, ma soprattutto alle forze dell’ordine. Le indagini, infatti, proseguono a passo spedito.

L’azienda in questione, tuttavia, non è la prima volta subisce atti di tale portata. Negli anni passati fu oggetto di una grave intimidazione, allorquando gli esponenti della ‘ndrangheta cosentina piazzarono una bomba a mano davanti l’ingresso del cantiere. Nel 2016, infine, venne posizionata una bottiglia con all’interno del liquido infiammabile, ritrovata dalle forze dell’ordine insieme a un accendino e ad alcuni proiettili, nei pressi del cantiere di Rende. Insomma, sale la tensione in riva al Crati. Ma magistrati e polizia giudiziaria non si faranno trovare impreparati.