Il prossimo 16 aprile il Gup del Tribunale dovrà decidere sull'eventuale rinvio a giudizio dei 57 indagati. Al centro dell'inchiesta un sistema di arbitrario allontanamento dei dipendenti dal luogo di lavoro
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Si sono costituite parti civili nel processo che si sta svolgendo nei confronti dei presunti furbetti del cartellino, l'azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio e l'azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. Questa mattina nel corso di una nuova udienza, il Gup del Tribunale di Catanzaro, Alfredo Ferraro, ha infatto ammesso entrambe le posizioni in qualità di parte lesa nel procedimento penale che vede coinvolti 58 dipendenti delle due aziende.
L'inchiesta
L'inchiesta coordinata dalla Procura di Catanzaro si era originata da una serie di attività investigative svolte dal nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza che aveva piazzato sistemi di videosorveglianza sui lettori di presenza nella sede amministrativa delle due aziende registrando allontanamenti arbitrari dal luogo di lavoro senza autorizzazione e presenze in servizio fittiziamente attestate dai badge, timbrati però da altri colleghi. Nessuno degli odierni indagati al momento ha optato per il rito abbreviato, tranne uno che ha chiesto il patteggiamento. Tutti gli altri saranno giudicati con rito ordinario e nella prossima udienza fissata il 16 di aprile il Gup dovrà decidere sull'eventuale rinvio a giudizio.
Gli indagati
Gli indagati sono Marcello Ferro, 58 anni, di Catanzaro; Carlo Nisticò, 61 anni, di Catanzaro; Francesco Salvatore Sinopoli, 63 anni, di Squillace; Silvano Tolomeo, 68 anni, di Catanzaro; Alessandro Ruggiero,58 anni, di Catanzaro; Carmine Lopez, 65 anni, di Catanzaro; Giuseppe Ciambrone, 68 anni, di Catanzaro; Vitaliano Palaia, 59 anni, di Catanzaro; Rosario Tomarchio, 56 anni, di Soveria Mannelli; Mario Mangiacasale, 67 anni, di Gimigliano; Enrico Caruso, 58 anni, di Catanzaro; Maurizio Mazziotti, 57 anni, di Catanzaro; Giuseppe Raciti, 62 anni, di Catanzaro; Giovanni Ronchi, 65 anni, di Catanzaro; Giuseppe Folino Gallo, 50 anni di Falerna; Antonio Aloi, 47 anni di Borgia; Giorgio Costantino, 63 anni di Catanzaro; Vincenzo Mancuso,53 anni di Catanzaro; Leonardo Notaro, 64 anni di Girifalco; Bruno Umbro, 57 anni di Polia; Salvatore Sollima, 45 anni di Catanzaro; Annamaria Mazza, 63 anni di Catanzaro; Pasquale Santaguida, 50 anni di Tiriolo; Maurizio Candeliere, 57 anni di Catanzaro; Nicola Battista, 65 anni di Sorbo San Basile; Raffaele Capicotto, 65 anni di Simeri Crichi; Saverio Fontanella, 64 anni di Catanzaro; Onofrio Francesco Galati, 53 anni di Roma; Rosario Mungo, 62 anni di Catanzaro; Luigi Raimondo, 63 anni di Zagarise; Carmine Nicoletta, 63 anni di Gimigliano; Anna Matteini, 60 anni di Catanzaro; Sergio Tulelli, 65 anni di Zagarise; Domenico Montuoro, 62 anni di Tiriolo; Mario Calabretta, 64 anni di Borgia; Filomena Minichini, 67 anni di Catanzaro; Michele Merola, 63 anni di Catanzaro; Rossella Marchio, 57 anni di Catanzaro; Tommaso Caligiuri, 56 anni di Miglierina; Donato Modugno, 69 anni di Soveria Simeri; Leandro Bianchi, 66 anni di Catanzaro; Salvatore Abramo, 60 anni di Catanzaro; Antonio Facciolo, 60 anni di Catanzaro; Vincenzo Ursini, 66 anni di Petrizzi; Giacobbe Leone, 64 anni di Belcastro; Giovanni Manno, 55 anni di Catanzaro; Massimo Costa, 57 anni di Catanzaro; Mancuso Ivan, 45 anni di Catanzaro; Benito Rocco Scalone, 59 anni di Girifalco; Carmine Parrottino, 66 anni di Fossato Serralta; Caterina Tallarico, 56 anni di Catanzaro; Rosa Vaccaro, 62 anni di Catanzaro; Caterina Falcone, 58 anni di Sellia; Teresa Arena, 63 anni di Catanzaro; Rocco Gregorio Riccio, 66 anni di Girifalco; Michele Cristofaro, 57 anni di Girifalco; Alfredo D'Aloja, 57 anni di Catanzaro e Assunta Dante, 48 anni di Catanzaro.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Saverio Loiero, Giuseppe Fonte, Aldo Ferraro, Aldo Casalinuovo, Eugenio Felice Perrone, Danilo Iannello, Antonio Sgromo, Giuseppe Pitaro, Vittorio Ranieri, Pietro Mancuso, Antonello Talerino, Valerio Murgano e Vincenzo Ioppoli.