Nel drammatico rogo morti tre giovani di 12, 14 e 22 anni. Tanti gli attestati di vicinanza: «Ferita indelebile»
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Ha scosso la Calabria intera la tragedia che ha colpito nella notte la città di Catanzaro. A causa di un incendio all’interno di una abitazione sono morti tre giovanissimi. Le vittime sono tre fratelli: Mattia Carlo, di 12 anni, Aldo Pio 14 e Saverio Corasaniti di 22 anni, affetto da autismo. Nel rogo feriti i loro genitori ed altri due fratelli, Vitaliano Corasaniti di 42 anni e Rita Maffei di 41, una bambina di 12 anni ed un ragazzino di 16. Numerosi gli attestati di vicinanza al resto della famiglia provenienti dal mondo politico.
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Il sindaco di Cosenza, Caruso: «Scossi e increduli»
«Non ci sono parole per definire l'enorme tragedia di Catanzaro nella quale hanno perso la vita tre giovani nel fiore dei loro anni». È quanto afferma il sindaco di Cosenza Franz Caruso che, in una nota, «ha espresso tutta la sua costernazione e il suo dolore per quanto accaduto la notte scorsa nella palazzina della zona Sud del capoluogo calabrese distrutta da un incendio». «La nostra città è particolarmente scossa ed incredula - ha dichiarato Caruso - di fronte alla ineluttabilità del destino che a volte determina, inesorabilmente e senza possibilità di appello, i percorsi dell'esistenza. Cosenza e l'Amministrazione comunale esprimono la loro vicinanza alla famiglia delle vittime e alle persone ferite che in questo momento stanno combattendo la loro personale battaglia per la sopravvivenza. Siamo - ha aggiunto il sindaco di Cosenza - profondamente vicini alla città di Catanzaro, alla sua comunità e all'Amministrazione comunale guidata dal collega Nicola Fiorita. Nell' auspicio che tutti coloro che sono stati profondamente toccati negli affetti possano essere aiutati a trovare il conforto necessario a lenire le loro sofferenze, tutta la comunità cosentina si stringe attorno a loro con la commozione e l'affetto che deve unire, in questo momento, tutta la gente di Calabria».
Bosco: «Ferita indelebile»
«Uno dei peggiori risvegli che questa città abbia mai conosciuto. La tragedia del rogo di questa notte ci lascia attoniti e sconvolti, perché è difficile accettare la morte di tre ragazzi e le condizioni di salute degli altri feriti». Lo dichiara, in una nota, il presidente del Consiglio comunale di Catanzaro, Gianmichele Bosco. «Quello che è accaduto - aggiunge Bosco - segna una ferita indelebile nella comunità dei cittadini del quartiere Pistoia e dell'intera popolazione catanzarese. Il Consiglio Comunale si stringe attorno al dolore e al cordoglio dei familiari».
Mancuso: «Profondo sconforto»
«L'incendio divampato in uno stabile nella periferia sud di Catanzaro che ha provocato la morte di tre ragazzi e alcuni feriti, suscita dolore, sentimenti di tristezza e di profondo sconforto. Una preghiera per le vite spezzate e il cordoglio del Consiglio regionale. Con l'auspicio che niente sia tralasciato per accertare le cause di una tragedia immane che segna la comunità catanzarese e la Calabria». Lo afferma il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso.
Iv Calabria: «Immane tragedia»
«Cordoglio per la tragedia avvenuta a Catanzaro dove tre giovani fratelli hanno perso la vita a causa di un incendio divampato nella loro abitazione. È un giorno di dolore per tutta la Calabria». Così in un post Facebook Italia Viva Calabria.
Petrolo: «Dolore insopportabile»
«Esprimo sgomento e profondo dolore per l'immane tragedia che ha colpito un nucleo familiare che risiedeva in un nostro insediamento in Via Caduti XVI Marzo nella Città di Catanzaro. Dolore reso insopportabile dall'età delle vittime e dall'angoscia che colpisce tutti. Anche per questo il mio cordoglio e la mia sincera partecipazione al lutto che colpisce l'intera Città di Catanzaro scossa da una tragedia inattesa ed ingiusta». Lo sostiene Paolo Petrolo, commissario straordinario di Aterp Calabria.
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Granato: «È il momento del silenzio»
«Ho cercato di dare corpo attraverso le parole al dolore, allo sgomento, al profondo dispiacere che provo davanti alla tragedia che ha colpito la famiglia Corasoniti. Ma ripensando allo sguardo di Saverio, al coraggio di mamma Rita e all’energia di papà Vitaliano, non ci sono riuscita. È il momento del silenzio. Ci sarà modo per cercare le cause, che comunque non serviranno a placare il profondo dispiacere per queste vite spezzate, sui dubbi su quello che potevamo fare e non abbiamo fatto. Nella mia veste di senatrice della Repubblica, interpretando l’onore e l’onere di rappresentare lo Stato sul territorio, e le istanze dei calabresi in Parlamento, ho sempre cercato di raccogliere e dare seguito ai bisogni e alle necessità di questi genitori che chiedevano solo assistenza per un figlio amatissimo. Chiedevano di non essere lasciati soli. E soli sono stati colti di sorpresa nella notte di fuoco che si è portata via i loro tre figli. Sono loro vicina, inerme e con una tristezza nel cuore che non spiega e non giustifica, chiede solo perdono per quello che doveva essere fatto». Così in una nota l’ex senatrice Bianca Laura Granato.