La Cassazione annulla con rinvio l'ordinanza di custodia cautelare di Francesco Faillace, accusato di aver ucciso Maurizio Scorza ed Hanene "Elena" Hedhli. Gli Ermellini hanno accolto il ricorso della difesa, rappresentata dagli avvocati Enzo Belvedere e Leone Fonte. La procura generale presso la Corte di Cassazione aveva chiesto l'inammissibilità del reclamo presentato dagli avvocati penalisti.
L'udienza in Cassazione è arrivata dopo l'incidente probatorio chiesto dal pubblico ministero antimafia Alessandro Riello, nel corso del quale è stato sentito il testimone di giustizia Paolo Cantore, meccanico di professione, colui il quale ha incolpato Faillace di aver preso la sua auto, recandosi successivamente nel podere di Francesco Adduci. Ed è lì che si sarebbe consumato, secondo la Dda di Catanzaro, il duplice omicidio.
Nel primo processo Francesco Adduci è stato condannato a 21 anni di carcere ed è in attesa del giudizio di secondo grado. Su Faillace si attendono le prossime determinazioni della procura antimafia di Catanzaro.

La linea difensiva di Francesco Faillace

La difesa di Francesco Faillace, nel ricorso presentato in Cassazione, ha fortemente contestato il narrato di Cantore, il quale, secondo i difensori, avrebbe fornito più versioni "aggiustando" il tiro delle accuse contro Faillace. I penalisti avevano fatto emergere già nel corso dell'incidente probatorio le discrasie di Cantore che, a loro dire, non sarebbe affatto credibile rispetto alle responsabilità penali formulate dalla Dda di Catanzaro nei confronti dell'indagato, già imputato in "Gentlemen 2" e "Athena".
Ora Francesco Faillace attende un nuovo giudizio cautelare dinanzi al Riesame di Catanzaro, sperando a questo punto in una scarcerazione per mancanza dei gravi indizi di colpevolezza.