Un fiore all’occhiello della Regione Calabria in termini di ricerca, formazione e sviluppo agroalimentare. Un ente in house quello della Fondazione Mediterranea Terina nato nel 2007 che si estende per 40 ettari di aree esterne e 40 mila metri quadrati di superficie coperta.

 

Una mega struttura che da subito ha però faticato a trovare le risorse necessarie per andare avanti. Le proteste dei lavoratori per i mancati stipendi, finiti anche sul tetto dell’immobile ospitato nell’area industriale di San Pietro Lametino, sono cronache note e cicliche. Il mancato utilizzo di laboratori ed attrezzature ha attirato anche mesi fa le telecamere di Striscia La Notizia.

 

Quello che forse meno si conosce e che durante i convegni e gli importanti eventi ospitati dalla Fondazione Terina di solito viene nascosto, è come l’edificio stia crollando a pezzi. Le porte con maniglioni antipanico vengono tutte chiuse con sedie. In alcune sale i fili elettrici sono scoperti. Da mesi, ci dicono, di fronte alla Fondazione e accanto all’Inail c’è una vera e propria discarica di rifiuti. Sacchi neri enormi che nessuno ha portato via.

 

Ci sono poi parti di pavimentazione scoperta, mobili devastati e accatastati, ascensori che fa paura utilizzare, elementi di sedie dimenticati negli androni delle scale. Una Ferrari tenuta in garage e che piano piano perde pezzi.