Catanzaro – Si è avvalso della facoltà di non rispondere Elio Scaramuzzino mentre Francesco Muraca del Cda della Fondazione Campanella ha chiarito la sua posizione ai magistrati  Gerardo Dominijanni e  Graziella Viscomi, entrambi finiti sotto accusa nell'inchiesta sulla Campanella insieme ad altri sette indagati, per false comunicazioni sociali.  La strategia del silenzio è stata anche utilizzata dall'attuale presidente dell'attuale presidente della fondazione Paolo Falzea, che però aveva chiarito la sua posizione in conferenza stampa  e dai componenti il Consiglio di amministrazione  Oscar Tamburrini professore ordinario di Radiologia, Giovanni Mosca di professione avvocato, Salvatore Ferdinando Cosco ex funzionario regionale, che chiamati a comparire in Procura mercoledì scorso hanno optato per il silenzio. Quattro giorni fa l'avvocato Anselmo Torchia  presidente pro tempore della Campanella e il componente il Cda della Fondazione Manlio De Pasquale hanno risposto ai magistrati contitolari delle indagini, sostenendo, contrariamente alle ipotesi di accusa che non avrebbero mai potuto truffare la Regione, curandone invece gli interessi. Il cerchio degli interrogatori si chiuderà  il 24 febbraio con l'audizione dei revisori dei conti Franco Scarpino e Giovanna Natale la cui audizione era prevista per oggi. Tutti  nel mirino della Procura per la redazione di  bilanci non corrispondenti al vero per svariati milioni di euro, documenti contabili che avrebbero tratto in inganno il pubblico e la Regione Calabria e che rivelano il dissesto economico della struttura che gestisce il polo oncologico di Germaneto. Un deficit abnorme che ha indotto la Procura a mandare al Tribunale fallimentare una richiesta di insolvenza della Campanella. L'udienza che deciderà le sorti della struttura è prevista  tra undici giorni, il 24 per l'esattezza.

di Gabriella Passariello