Si chiude il cerchio delle indagini sulla Fondazione Calabresi nel Mondo. Per la Procura di Catanzaro rimangono indagati a vario titolo per abuso d’ufficio, falsità ideologica e peculato il presidente della Fondazione in house Pino Galati, Antonio Giuseppe Bianco quale segretario e Mariangela Cairo, quale segretario della Fondazione I Sud del Mondo.

L'inchiesta

L’inchiesta svelò una possibile distrazione dei fondi e una presunta gestione “clientelare” delle assunzioni. Nel decreto di sequestro, che riguardò una cifra di un milione e duecento mila euro, poi ridotta a 200 mila euro,  veniva fatta una disamina attenta delle assunzioni, ripercorrendo il ruolo che le singole persone rivestivano a quella data.

Dai membri della giunta lametina Speranza come il vice sindaco Francesco Cicione e l’assessore Giusi Crimi all’assunzione di loro parenti prossimi.  A persone legate da stretti rapporti di vicinanza e fiducia a Galati, fratelli e mogli di consiglieri comunali attinti soprattutto da Forza Italia sia a Lamezia che a Catanzaro. Ma gli inquirenti sollevarono anche l’aspetto della gratuità della carica di presidente della Fondazione. Galati, secondo quanto si legge nella carte dell’inchiesta, non avrebbe potuto essere remunerato per il suo incarico, ma sarebbe riuscito ad ovviare alla cosa assumendo incarichi di coordinatore interno di progetti e facendosi per questi pagare dai 5 mila ai 20 mila euro .

 

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