Inchiesta “Calabresi nel mondo”, tutte le assunzioni clientelari per incrementare i voti di Galati (VIDEO)

Tra i collaboratori assunti figurano consiglieri comunali di Catanzaro e Lamezia Terme e anche figli di consiglieri comunali. Tutti i nomi
di Luana  Costa
15 marzo 2018
12:29
Pino Galati
Pino Galati

Sequestro di un milione di euro a carico di Giuseppe Galati, 204mila per Giuseppe Galati e Antonio Giuseppe Bianco e ulterori 9.970 euro a carico Antonio Giuseppe Bianco e Mariangela Cairo. E' questo il valore delle somme sottoposte a sequestro preventivo nell'ambito dell'operazione condotta dal Nucleo operativo dei Carabinieri di Catanzaro coadiuvato dai comandi territorialmente competenti nei confronti dei tre indagati accusati dei reati di abuso d’ufficio, falsità ideologica e peculato

Le accuse

Per Giuseppe Galati, politico lametino ed ex parlamentare eletto nel marzo del 2013, l'accusa è di aver a fini clientaleri e per mantenere e incrementare il proprio bacino elettorale in virtù del solo rapporto di cointeresse, essenzialmente di vicinanza politica, promosso, istigato, e proceduto all'assunzione di un cospicuo numero di collaboratori prevalentemente del lametino nella Fondazione Calabresi nel Mondo.


Il modus operandi

L'ite, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, era la simulazione dell'assunzione quali componenti della struttura operativa interna quando tuttavia i collaboratori venivano destinati ai progetti - quali ad esempio: Calabria in locit, Calabria in work capacity, Calabria in work network - e i loro contratti finanziati con le relative risorse, violando le norme dello statuto che impone la selezione del personale da adibire al progetto attingendo ad apposita short list implementate con procedure ad evidenza pubbica e procedeva all'assunzione diretta.

 

 

I collaboratori

Tra coloro i quali hanno beneficiato di un'assunzione nell'ente in house regionale vi sono consiglieri comunali di Catanzaro e Lamezia Terme e anche figli di consiglieri comunali che però non risultano tra gli indagati. Vi è Giuseppe Bianco, 46 anni e residente a Settingiano che secondo quanto ricostruito dagli investigatori sarebbe legato a Galati da un rapporto di parentela. Saverio Brutto, 28 anni di Catanzaro e figlio del consigliere comunale Tommaso Brutto legato a Galati da rapporti politici. Mariangela Cairo (indagata) 47 anni e originaria di Blevedere marittimo, legata al politico per aver svolto la funzione di ex segretario generale della Fondazione Sud del Mondo. Michelangelo Cardamone, 42 anni lametino legato da rapporto politico; Maria Barbara Caterina, 33 anni di Gizzeria; Fiorella Ceccacci, 52 anni romana; Francesco Giuseppe Cicione, 44 anni di Lamezia Terme; Giuseppina Crimi, 45 anni di Lamezia Terme; Fabio Davoli, 48 anni di Lamezia Terme e già vicesegretario di F.C.N.M. Tra gli assunti figura anche Giovambattista De Sarro, 33 anni di Lamezia Terme; Giandomenico Ferrise, 34 anni di Lamezia Terme; Basilio Giordano, 65 anni nato a Frascineto ma residente in Canada; Santo Alessandro Maria Iannazzo, 41 anni di Lamezia Terme; Giuseppe Marrazzo, 48 anni di Lamezia Terme legato a Galati da un rapporto personale in quanto parente di Fabio Davoli, vicesegretario della Fondazione. Vi è ancora l'ex consigliere comunale di Lamezia Terme Luigi Muraca, 54 anni; Vincenzina Palmieri, 43 anni di Lamezia Terme; Salvatore Pirelli, 29 anni di Lamezia Terme; Agazio Praticò, 50 anni di Catanzaro e attuale consigliere comunale; Donatella Rocca, 49 anni di Lamezia Terme; Pietro Stanizzo, 50 anni di Gizzeria; Paolo Strangis, 42 anni di Lamezia Terme e legato da parentela con Giuseppe Cicione; Giovanni Talarico, 60 anni di Lamezia Terme; Pompeo Torchia, 35 anni di Miglierina, politico nonchè già titolare dell'incarico di componente del Collegio dei Revisori dei conti; Isabella Vento, 32 anni di Martirano Lombardo e Domenico Zaffina, 47 anni di Lamezia Terme.

 

Luana Costa

 

 

Giornalista
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