Con una conferenza stampa alla Questura di Vibo Valentia il questore Rodolfo Ruperti ha fatto il punto, questa mattina, delle attività messe in campo quest’anno dalle forze dell’ordine sul territorio vibonese nel contrasto alla criminalità. Un anno che, spiega Ruperti, non ha presentato particolari criticità e che ha totalizzato quasi 200 mila controlli di persone, con un notevole aumento degli avvisi orali; provvedimenti, questi ultimi, ritenuti dal questore Ruperti particolarmente efficaci come misura di prevenzione.

Notevolmente intensificati anche i rimpatri con foglio di via obbligatorio: «ne abbiamo effettuati circa 80 negli ultimi 6 o 7 mesi - ha specificato Ruperti -. Si tratta di tutte quelle persone che vengono trovate in un determinato comune dove in realtà non hanno motivi per starci e che, con la loro condotta, si sono resi pericolosi: magari perché trovati in possesso di tirapugni o con stupefacenti». Parimenti è aumentato anche il numero delle denunce: «Abbiamo denunciato con l’autorità giudiziaria più di 400 persone e sono stati fatti circa una sessantina di arresti in flagranza di reato» ha sottolineato Ruperti.

«Quello di Vibo Valentia è un territorio che presumo di conoscere bene - ha poi aggiunto Ruperti - non ci sono particolari criticità però non bisogna mai abbassare la soglia di attenzione. Noi facciamo tanti controlli in mezzo alla strada e soprattutto dove ci sono i maggiori punti di aggregazione sociale. Se fermiamo dei ragazzi che hanno tirapugni o coltelli eroghiamo misure di prevenzione, che possono andare da un avviso orale a un rimpatrio con foglio di via obbligatorio o un Dacur. Ecco quello secondo me è un modo di controllare sempre senza abbassare mai il livello di attenzione». Continua a leggere su ilVibonese.it