La dottoressa Marinella Morano fa il punto sullo stato dei contagi sementando i dati diffusi dai sindacati
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Ha deciso di rispondere alle accuse mosse dalla Funzione pubblica della Cgil e per «ristabilire la verità» su quanto accaduto nel Capt di Mormanno. Il direttore sanitario della struttura ospedaliera di Mormanno, dottoressa Marilena Morano, che ha ricostruito la vicenda del contagio e soprattutto ha smentito i dati del sindacato.
I casi accertati in struttura sarebbero 8 in totale e riguarderebbero 4 pazienti ancora ricoverati, due infermieri «che erano già assenti per influenza ed erano già a casa» e una dipendente delle ditte delle pulizie. Ai quali si è aggiunta una fisioterapista che giorno 24 novembre ha comunicato «di sera» al direttore sanitario della struttura di essere «risultata positiva avendo fatto un test rapido privatamente».
Notizia per la quale sono seguiti nella giornata successiva «immediatamente» i tamponi effettuati su tutti i dipendenti e dei quali si attende l’esito.
Il primo contagio
Il primo contagio parte il 7 novembre quando il sindaco Giuseppe Regina informa la direzione sanitaria dell’ospedale di Mormanno della positività di un medico dell’unità operativa di riabilitazione estensiva. L’indomani, la domenica, la dottoressa Morano contatta subito la Marranghella responsabile dell’igiene e sanità pubblica delle strutture dell’asp del territorio e martedì 10 novembre a Mormanno vengono eseguiti «50 tamponi molecolari» per il personale ed i ricoverati della struttura ospedaliera, compresi gli addetti alle pulizie ed il personale sanitario che non risultava nei turni di servizio per effettuare uno screening complessivo. Da quel primo monitoraggio risultano le prime 7 positività il cui esito arriverà solo il 16 novembre con il ritardo causato dalla rottura della macchina che processa i tamponi a Cosenza.
«Sapendo che il sindaco il 19 novembre avrebbe effettuato i tamponi rapidi» all’interno del controllo epidemiologico messo in campo dall’amministrazione comunale la direttrice sanitaria del Capt di Mormanno chiede al primo citatdino di poter ripetere il controllo sui quattro pazienti risultati positivi: 3 di loro risulteranno negativizzati e uno con bassa carica di positività. Ma restano comunque ancora ricoverati fin quando non riceveranno l’esito del tampone molecolare - ritenuto più attendibile - che è stato eseguito lo scorso 25 novembre.
Sanificazione continua
Ma la dirigente dell’ospedale ha risposto al sindacato anche nel merito delle critiche rispetto alla distribuzione dei dispositivi di sicurezza che «sono forniti a volontà al personale: camici, visiere, mascherine ffp2 e chiururgiche» cosi come la struttura viene sanificata «con cloro» a giorni alterni e l’amministrazione comunale con una propria ditta si occupa di santificarla «ogni settimana» ha spiegato la dottoressa Morano. «Non è giusto che l’azienda venga accusata di cose non vere» - afferma rispondendo alla Fp Cgil - anche alla luce del «grande senso di appartenenza che esiste tra l’azienda sanitaria e l’amministrazione comunale» che a Mormanno stanno «collaborando per lo stesso scopo».