«In merito alla vicenda giudiziaria che mi vede coinvolto, quello che posso dire è che sono assolutamente rispettoso delle decisioni che saranno prese dalla magistratura. Così come rispetto le decisioni della Rai in merito alla fiction. Non riesco però a capire quale sia il collegamento tra il programma e l'esito dell'inchiesta». Lo dice all'Ansa il sindaco di Riace, Mimmo Lucano, in merito a quanto affermato dalla Rai sulla sospensione della messa in onda della fiction che vede protagonista Beppe Fiorello.


«In ogni caso - aggiunge Lucano - quello che viene da Riace, con la nostra esperienza di accoglienza realizzata in un paese povero e abbandonato dell'interno della Calabria che grazie ai migranti è rinato e si è risollevato dallo spopolamento, è un messaggio di umanità che può essere preso come esempio da tutti e può essere replicato in qualsiasi altra parte del mondo, se solo si ha la volontà di farlo e se si è spinti da un vero senso di altruismo e di solidarietà». Lo stesso sindaco Lucano, nel parlare di «Occasione persa per la Calabria» ha evidenziato il duro anno trascorso dalla città dell’accoglienza. In più, nel ricordare di non aver chiesto nulla in cambio della realizzazione della fiction ha parlato del segnale che un lavoro cinematografico simile avrebbe apportato: «Un messaggio alternativo a queste terre di mafia, di negatività, di un Sud prigioniero».  E sui post di Fiorello conclude: «Finchè la Procura non scioglie questo enigma, rimane l’impossibilità da parte della Rai di trasmettere la fiction».