Circa cinquecento persone si sono ritrovate questa sera alla fiaccolata organizzata da Cgil, Cisl e Uil a Crotone, in ricordo dei due operai che hanno perso la vita nel cantiere sul lungomare cittadino. Un corteo silenzioso è partito dal piazzale del cimitero per poi arrivare sul luogo del tragico incidente, dove è stata posta una corona di fiori. Tra la gente, anche la madre e alcuni familiari di Dragos Petru Chiriac, il 35enne ucraino deceduto sotto le macerie del muro che lo ha travolto insieme ai colleghi Pino Greco e Mario De Meco. Tanta la disperazione e le lacrime della donna, una volta visto il luogo dove ha perso la vita il figlio.

 

«Qualcuno deve pagare per la vita di mio figlio – ha detto – chi ha sbagliato deve pagare. Non è giusto che un uomo di 35 anni muoia così, ha lasciato due figli senza cibo, visto che era lui che manteneva la famiglia. Se ci fosse maggiore protezione, quel muro non sarebbe crollato: perchè, allora, non si lavora così? Perchè devono pagare gli operai senza colpa, solo per portare a casa un pezzo di pane? Mio figlio percepiva lo stipendio mensile di 1000 euro, con un'assunzione per cinque ore lavorative, invece lavorava anche otto-dieci-dodici ore al giorno; e deve pagare con la vita? Dobbiamo combattere tutti insieme affinchè cose del genere non capitino mai più, a nessuno». Parole dure e di dolore quelle che la madre di Dragos ha pronunciato, un ragazzo, un lavoratore, e un padre di famiglia, che in un soffio ha perso la vita mentre stava lavorando al cantiere che permetterà l'allungamento del lungomare. Quello stesso lungomare che la fiaccolata ha attraversato. I funerali di Dragos Petru Chiriac si terranno domani mattina nella chiesa ortodossa di Crotone.

 

Presenti al momento, il segretario generale della Cgil di Crotone Raffaele Falbo, il segretario generale della Cisl di Catanzaro-Crotone-Vibo Francesco Mingrone,Fabio Tomaino della segreteria provinciale pitagorica della Uil, il segretario regionale della Cgil Angelo Sposato, il segretario regionale della Cisl Paolo Tramonti, le parlamentari Elisabetta Barbuto, Margherita Corrado e Enza Bruno Bossio, il presidente della Regione Mario Oliverio, la consigliera regionale Flora Sculco, e il sindaco di Crotone Ugo Pugliese.

 

Per il primo cittadino «è un momento triste perchè è un lutto che colpisce tutta la città, è un momento di riflessione. Pensare al fatto che due uomini possano morire perchè stanno lavorando è un paradosso. Dovremmo affrontare di petto questa situazione verso chi controlla che le regole vengano applicate, e bisogna prestare massima attenzione su questi cantieri».
«E' stata una tragedia – ha dichiarato il Governatore Oliverio – due lavoratori che perdono la vita sul luogo di lavoro è un fatto grave che deve indurre ad una riflessione sulla sicurezza sui posti di lavoro. Voglio rivolgere la mia vicinanza e quella di tutta la regione alle famiglie delle vittime».