Il maltempo non ha frenato la voglia di urlare un forte No alla violenza e Dasà si ritrova al fianco del suo sindaco, Raffaele Scaturchio, a pochi giorni dall'aggressione subita in municipio.

Un concentramento, organizzato dai gruppi parrocchiali e dall'associazione culturale dasaese, si è dato appuntamento a largo San Giovanni con l'obiettivo di ribadire un sostegno all'amministratore vittima di un raid punitivo per aver espresso vicinanza ai carabinieri, la cui caserma era stata presa d'assalto nel settembre scorso.

Ad introdurre gli interventi Giuseppe Borrello, referente vibonese di Libera, che ha invitato ad un analogo appuntamento che si terrà giovedì mattina nel capoluogo. «È importante dimostrare da che parte si sta», ha esortato Borrello che ha rinnovato la solidarietà all'Arma, "colpa" che i 4 aggressori del sindaco imputavano all'amministratore e al collega di Acquaro, Giuseppe Barilaro.

Coraggio, denuncia, speranza e impegno sono stati i valori al centro dell'intervento del parroco Bernardino Comerci, pronunciato nello stesso istante in cui la pioggia ha dato una tregua e sono state accese le fiaccole.

Presente il comandante della Stazione dei carabinieri presa di mira a settembre, Valerio Oriti; unanime il sostegno – espresso con forti applausi – all’indirizzo dell’Arma. Dopo gli interventi di Nancy Scaramuzzino e Giuseppe Arruzza, in rappresentanza delle associazioni cittadine, il sindaco Scaturchio ha concluso annunciando la volontà di costituire parte civile l’ente nel futuro processo agli aggressori che ha definito «bestie che devono pagare perché hanno colpito l’intera comunità e la sua voglia di affrancarsi da qualsiasi violenza».

È stata annunciata infine la convocazione di un consiglio comunale aperto, mentre per domani mattina è prevista una riunione in Prefettura del Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica.

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