«Non posso che ringraziare Dio per avermi dato l’onore di poter cullare un angelo e di averla avuta accanto 16 anni in modo veramente intenso».

 

Ha la voce  rotta dalla commozione Mary Sorrentino, la mamma di Federica Monteleone, la sedicenne vibonese deceduta dopo un intervento di appendicectomia all’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia condizionato da un fatale black out in sala operatoria.

 

 La giovane morì dopo una settimana di coma, il 26 gennaio 2007, all' Annunziata di Cosenza. Da quel giorno i genitori, Mary e Pino Monteleone, hanno combattuto un'estenuante battaglia per avere verità e giustizia. Sul piano giudiziario, sono stati istruiti più procedimenti. La sentenza definitiva del processo principale ha riconosciuto la colpevolezza degli imputati  e quindi che Federica sia stata vittima di un caso di malasanità.

 

Oggi i genitori a distanza di 10 anni dalla morte vogliono ricordare la loro bambina durante una Santa Messa che sarà celebrata alle 18.30 nella frazione Bivona.

 

«Insieme a Federica» -  ha affermato mamma Mary -«verranno ricordati molti giovani di Vibo, figli di mamme che come me sono state amputate. Insieme porteremo una candela accesa sull’altare in segno di speranza. Durante la Messa, nel corso dell’offertorio,  consegneremo dei doni che saranno destinati alle persone meno abbienti». Un momento di raccoglimento e di preghiera per mantenere desto il legame con chi non c’è più e per ricordare i momenti belli che hanno segnato il passato.

 

I genitori di Federica, promotori della “Fondazione Federica per la Vita”, ogni giorno lavorano accanto alla sanità per dare il loro costante contributo affinché casi come quelli della sedicenne non si ripetano più.

 

Rosaria Giovannone