Attesi per il 29 maggio i risultati del monitoraggio sui livelli di diffusione della pandemia da cui dipenderà la mobilità nazionale in base a tre livelli di rischio: basso, moderato e alto
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Ne eravamo ormai certi: dal 3 giugno confini delle regioni nuovamente aperti e possibilità di spostarsi da una parte all’altra d’Italia senza restrizioni. È quanto è stato deciso con il decreto del 18 maggio. Eppure ora sembra sia in corso un mescolamento di carte: non sarà proprio un via libera, il governo deciderà i criteri con cui rendere possibili gli spostamenti e i governatori di ogni regione avranno il potere di imporre limitazioni.
Ancora nessuna decisione ufficiale è stata presa: per il 29 maggio si aspettano i risultati del monitoraggio imposto alle Regioni, stilati in base ai 21 parametri stabiliti dal ministero della Salute. L’idea comunque è quella di permettere la libera circolazione, senza alcuna limitazione, solo tra le regioni con lo stesso livello di rischio. Un livello stabilito sulla base dell’indice Rt di ogni regione (ossia il tasso di contagiosità che ha sostituito l’R0), il numero dei tamponi effettuati e una serie di dati relativi alla tenuta del sistema sanitario, e in particolare riguardo le terapie intensive. Incrociando tali informazioni si calcola il livello di rischio, che può essere basso, moderato o alto.
«Se una regione è a basso rischio, probabilmente sarà consentito lo spostamento. Se è ad alto rischio, di sicuro non potrà ricevere ingressi da altre regioni. Ma speriamo non sia così», ha spiegato ieri il ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia dopo la Conferenza Stato-Regioni.
Secondo il presidente dell'Istituto superiore della sanità Silvio Brusaferro, la questione della «mobilità tra le Regioni va affrontata con un numero di nuovi casi ancora più ridotto rispetto a quello che abbiamo». L'indice di contagi Rt inoltre «cambia su base settimanale e lo escluderei come criterio al riguardo per gli spostamenti. Ma sono importanti anche le modalità di movimento, cioè come ci si sposta».