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Questa mattina i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria, su disposizione della Procura della Repubblica di Crotone, hanno proceduto alla notifica degli avvisi di conclusione delle indagini preliminari svolte nei confronti degli amministratori della Società Pubblica "So.a.kro. S.p.A." con sede in Crotone.
L'attività investigativa nasce da pregressa attività info-investigativa svolta dalla Guardia di Finanza circa la non aderenza alla normativa sui contratti pubblici dei lavori finanziati con fondi "Fesr 2007-2013" nonché relativamente ad una situazione finanziaria non florida da parte della società che gestiva il servizio idrico integrato dell'"Ato Calabria 3 Crotone".
La polizia economico-finanziaria ha seguito un doppio profilo: preliminarmente, a marzo 2015, è stato avviato un controllo di carattere fiscale, in relazione al quale il responsabile legale della società è stato segnalato per l'omesso versamento di imposte per 1.558.330 euro, di cui euro 597.849 riferibili all'omesso versamento delle ritenute operate sui dipendenti per l'anno 2013.
Successivamente, senza soluzione di continuità, è stato avviato anche un controllo in materia di spesa pubblica. Le risultanze delle due attività hanno permesso di far emergere diverse condotte delittuose afferenti le false comunicazioni sociali, l'abuso d'ufficio e, infine, a seguito della declaratoria di fallimento, i reati di bancarotta fraudolenta, con la segnalazione di 15 persone, responsabili a vario titolo dei reati di: false comunicazioni sociali per i bilanci presentati dalla suddetta società degli anni 2010-11-12, poi assorbito dal più grave reato di bancarotta fraudolenta.
Per ciò che concerne le fattispecie delittuose di abuso d'ufficio , i finanzieri hanno ricostruito in euro 2.609.316 gli importi degli affidamenti illegittimi negli anni dal 2011 al 2015. Detta condotta criminosa si è concretizzata, per le seguenti motivazioni: (1) negli anni dal 2013 al 2015 la società ha stipulato diversi contratti di cottimo fiduciario e lavori di somma urgenza, che sono risultati essere accumunati dal fatto che i servizi ivi indicati non potevano essere considerati singolarmente, ma come delle prestazioni effettuate nell'ambito di un servizio unitario, che, superando il limite di euro 40.000 ai sensi della vigente normativa sugli appalti pubblici, dovevano essere concessi attraverso le normali procedure e nel rispetto dei principi di trasparenza, rotazione e parità di trattamento; (2) la società controllata è risultata beneficiaria di finanziamenti ricevuti per la realizzazione di progetti cofinanziati dall'Unione Europea.
Considerato che la stessa non ha reintegrato il "conto dedicato" alle commesse pubbliche delle somme utilizzate per scopi diversi dalla realizzazione dei progetti de quo, la società, nel corso degli anni (fino al 2015), e per essa i dirigenti, ha distratto fondi pubblici, per un ammontare complessivo di euro 710.485,99; (3) la società, negli anni dal 2012 al 2015, in virtù della sua veste di società "in house", ha conferito incarichi che, oltre a non essere in linea con la vigente normativa in merito ad incarichi di studio, consulenza e di collaborazione, dovevano essere affidati tramite evidenza pubblica. L'importo complessivo di detti incarichi ammonta a complessivi euro 200.380,48. Per quanto riguarda lo specifico aspetto dei reati fallimentari, in data 13.01.2016 il Tribunale ordinario – sez. fallimentare di Crotone – ha emesso nei confronti della "Soakro S.p.A.", sentenza dichiarativa di fallimento, motivo per cui, in virtù delle risultanze già acquisite, la Procura delegava agli investigatori della Finanza approfondimenti in relazione alla plausibile commissione di condotte integranti reati fallimentari.
Tali approfondimenti ed indagini hanno permesso di rilevare che, nel corso degli anni dal 2010 al 2015, la società ha posto in essere una serie di condotte che hanno generato un aumento dell'esposizione debitoria complessiva per euro 50.759.963,55, tipiche della bancarotta fraudolenta.