Si tratta del direttore responsabile dell'unità di Cardiologia Ciro Indolfi e dell'ex direttore sanitario Caterina De Filippo. Il procedimento partito dalla denuncia del figlio di un paziente deceduto nella struttura catanzarese
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Sono stati rinviati a giudizio il cardiologo Ciro Indolfi e la dottoressa Caterina De Filippo con l'accusa di falso. Il Gup del Tribunale di Catanzaro ha quest’oggi diposto il rinvio a giudizio del professor Ciro Indolfi, direttore responsabile dell’unità operativa di Cardiologia ed Emodinamica del policlinico iniversitario di Catanzaro, e della dottoressa Caterina De Filippo, nella sua qualità di direttore sanitario del Policlinico Universitario all’epoca dei fatti in contestazione.
Il documento modificato
In particolare, Caterina De Filippo e Ciro Indolfi, secondo l’impianto accusatorio della Procura, avrebbero, in concorso materiale e morale tra loro, in qualità di pubblici ufficiali, formato una falsa comunicazione di partecipazione di Indolfi ad una riunione Regionale di coordinamento relativa alla “Rete Sindrome Coronarica Acuta” programmata per il 7 maggio 2014, alterando la data vergata a mano nello spazio appositamente riservato dalla stampigliatura del timbro apposto in calce al predetto documento.
Il reato di falso materiale
Secondo il capo di imputazione, i due si sarebbero resi responsabili, in concorso, del reato di falso materiale in atto pubblico, contraffacendo l’atto e sottoscrivendo - in epoca successiva a quella in cui l’atto era già uscito dalla loro disponibilità – il numero 4 al numero 5, facendo così risultare, in difformità dal vero, quale data di apposizione del timbro, e quindi di redazione della comunicazione predetta, il 02.05.2014 anziché il 02.05.2015.
La morte sospetta al Policlinico
Il procedimento penale prende le mosse dalla denuncia sporta dall’avvoccato Luca Occhionorelli, difeso dall’avvocato Antonio Lomonaco, in qualità di figlio di Antonio Occhionorelli, deceduto nell’Utic del policlinico di Catanzaro in data 9 Maggio 2014, dopo quattro giorni di degenza. Nel corso dell’udienza preliminare tenutasi ilo scorso 13 Febbraio, il presidente Antonio Battaglia ha ammesso la costituzione di parte civile della moglie e del figlio Luca del deceduto Antonio Occhionorelli, ritenendo sussistenti i presupposti, contestati dalla difesa dei due imputati.
l.c.