È il paese della giovane madre che ha perso la vita insieme ai suoi due bambini durante il nubifragio di San Pietro Lametino. Nei giorni scorsi si sono registrate polemiche sull’opportunità di tenere i festeggiamenti in onore della Madonna del Rosario
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E alla fine anche Falerna ha proclamato il lutto cittadino per la giornata di domani, venerdì 12 settembre, giorno dei funerali della signora Stefania e del suo bambino. Falerna è il paese adottivo della giovane madre che ha perso la vita insieme al suo bambino durante il nubifragio di San Pietro Lametino. Sono ancora in corso le ricerche per ritrovare il secondogenito della giovane donna.
Nei giorni scorsi sempre a Falerna, si era accesa una dura polemica sull’opportunità di tenere i festeggiamenti della festa patronale in onore della Madonna del Rosario che si festeggia la prima domenica di ottobre. Una serie di cittadini avevano chiesto che considerato la tragedia che ha scosso tutto l’Italia e per rispetto al dolore della famiglia perlomeno i concerti e i fuochi d’artificio venissero rinviati ad altra data. Su tale ipotesi il comitato organizzatore è stato irremovibile nella determinazione di tenere comunque i festeggiamenti. La vicenda ha infiammato i social e sono volati gli stracci. Il sindaco ha ritenuto di non dover prendere posizione e anche da parte del Parroco non si registrate prese di posizione a favore del rinvio dei festeggiamenti civili. L’ultima coda di polemica si è registrata quando in una nota è stato reso pubblico che in occasione dei funerali previsti per venerdì alle 15:30 a Gizzeria, i comuni di Lamezia Terme, Gizzeria, Curinga e San Pietro a Maida avevano proclamato il lutto cittadino. Del comune di Falerna, invece, nessuna traccia.
La polemica e le accuse di scarsa sensibilità che si erano registrate per la mancata sospensione della festa patronale hanno ripreso vigore. Solo nel pomeriggio l’amministrazione comunale ha finalmente reso noto di avere proclamato il lutto cittadino. Per alcuni il ritardo della decisione, è stato un modo per correre ai ripari e mettere una pezza alla gaffe della dimenticanza. Per altri la decisione dovrebbe indurre a chiudere definitivamente le polemiche. Una vicenda curiosa che, solo fino a qualche anno fa sarebbe rimasta rinchiusa nei confini municipali e che oggi, invece, in epoca di social è stata riportata alla ribalta del mondo.
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