Nel Reggino, a Melicucco, all’interno di in una palazzina della centralissima via Gramsci, i Carabinieri della locale Stazione insieme a quelli della Stazione di Feroleto della Chiesa e della Compagnia Speciale del Goc di Vibo Valentia hanno scoperto una fabbrica di droga.

 

Un’attività studiata nei minimi particolari basti pensare che, il forte odore della marijuana essiccata, secondo quanto riferito dagli stessi militari dell’Arma, veniva infatti incanalato, tramite dei sistemi di areazione, in un reticolato sofisticatissimo di tubi in Pvc che espellevano l’aria “maleodorante” nei pressi di un tetto vicino al palazzo “incriminato”.

 

L’operazione a portato alla luce 2,5 chili di marijuana già confezionata in 5 di plastica termo-sigillata da mezzo chilo ciascuno e materiale vario per il confezionamento con annessa bilancia elettronica di precisione e macchina per il sottovuoto; 10 chili di marijuana già essiccata e pronta per essere suddivisa; 1000 euro in banconote di vario taglio, ricavo dell’attività di spaccio; 183 cartucce, di cui 177 calibro 20 e 6 calibro 12.

 

Il laboratorio, alimentato in maniera illecita tramite by-pass al contatore, era dotato di  lampade alogene e temporizzatori che servivano a far crescere rigogliose le piante.

 

In manette per concorso in produzione, detenzione e spaccio di ingente quantitativo di sostanza stupefacente sono finiti Antonio Valerioti, 47 anni di Polistena (Reggio Calabria), già noto alle Forze dell’ordine, che dovrà rispondere anche dei reati di furto di energia elettrica e detenzione abusiva di munizionamento, Francesco Valerioti, 21enne di Cinquefrondi (Reggio Calabria), figlio di Antonio e Giuseppe Napoli, 40 anni di Taurianova (Reggio Calabria).

 

Antonio Valerioti è stato portato nel carcere di Palmi in regime, mentre gli altri due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.