Il 38enne di Luzzi era già stato sottoposto a una misura cautelare con l’accusa di atti persecutori e maltrattamenti in famiglia. Ma questo non è bastato a fermarlo
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Dai domiciliari al carcere perché continuava a perseguitare l’ex convivente, nonostante fosse già sottoposto a una misura cautelare. Il nuovo provvedimento è stato eseguito dai carabinieri del Nucleo operativo di Rende nei confronti di un 38enne di Luzzi accusato di atti persecutori e maltrattamenti in famiglia. Nella serata del 17 agosto i carabinieri di Luzzi hanno effettuato un controllo a casa per verificare il rispetto della misura cautelare ma senza trovarlo.
L'uomo, infatti, si era allontanato per raggiungere l'ex compagna a Montalto Uffugo dove la donna era a casa di un'amica, spaventando anche le due figlie minori della donna. Poco dopo la stessa ha constatato che la sua auto, parcheggiata nel cortile di casa, era stata incendiata. Impaurita per la propria incolumità e quella dei propri familiari ha sporto una nuova querela, riferendo che l'uomo aveva continuato a molestarla e perseguitarla anche dopo l'applicazione degli arresti domiciliari con telefonate dal contenuto minatorio.
Da quel giorno l'uomo si era reso irreperibile fino a quando non è stato rintracciato dai carabinieri di Rende sul litoraneo Tirrenico, a Paola, arrestato in flagranza per evasione. Le indagini dei militari della Compagnia di Rende hanno consentito alla Procura della Repubblica di Cosenza di chiedere l'emissione di una misura cautelare più restrittiva.