Sei lavoratori albanesi, impiegati in un'azienda ortofrutticola di Rocca Imperiale, sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Corigliano Calabro in esecuzione si altrettante misure cautelari in carcere, emesse dal gip del Tribunale di Castrovillari. Gli arrestati dovranno rispondere a vario titolo di estorsione, sequestro di persona e lesioni gravi. Le indagini, svolte dai carabinieri della locale stazione e coordinate dal procuratore della Repubblica di Castrovillari, Eugenio Facciolla, e dal sostituto, Flavio Serracchiani, sono partite dopo la richiesta di aiuto rivolta ai militari da parte di alcuni dipendenti della ditta in cui gli albanesi lavoravano, e dallo stesso titolare, dopo l'ennesima violenza subita dagli indagati.

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Violenze fisiche e psicologiche

Dalle testimonianze raccolte e dalle registrazioni degli impianti di videosorveglianza, è emerso come gli indagati, forti del legame di parentela e dell'appartenenza alla stessa comunità albanese ben radicata a Rocca Imperiale, e abusando della loro superiorità numerica all'interno dell'azienda, hanno tentato, talvolta riuscendovi, di imporre ai titolari della società diverse scelte imprenditoriali e l'assunzione di manodopera da impiegare nell'attività ortofrutticola ricorrendo spesso a minacce, percosse e vere e proprie estorsioni. Secondo i militari dell'arma di Rocca Imperiale gli arrestati avevano un particolare modus operandi, ricorrevano alla violenza fisica e psicologica nei confronti dei titolari della ditta e degli altri lavoratori con una vera e propria escalation di violenza sfociata dagli iniziali tentativi estorsivi ai pestaggi, alle aggressioni fino al sequestro di un autotrasportatore per impedirgli di svolgere la propria attività.

 

Gli arrestati: Artur Kullolli, 33 anni, Demir Kullolli, 36 anni, Et'Hem Kullolli, 61 anni, Robert Sulovari, 42 anni, Kelment Sulovari, 33 anni, e Luan Qerreti, 33 anni.