A lanciare la notizia il quotidiano "Il Crotonese": «Secondo quanto si evincerebbe dalla documentazione di bordo, aveva caricato al porto di Bar, nel Montenegro. La tratta è attenzionata per il traffico di armi, per quello della droga e anche per il contrabbando di sigarette»
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I due container vuoti che si trovavano a bordo della motonave Asso ormeggiata al porto di Crotone, sulla quale il 31 agosto scorso è avvenuta una esplosione che ha causato la morte di tre marinai, sarebbero all'attenzione di ambienti investigativi dei servizi italiani. È quanto scrive il bisettimanale il Crotonese in un articolo nel quale si racconta dei sospetti sorti dalla presenza di quei container vuoti che la nave trasportava.
L'imbarcazione esplosa al porto di Crotone, scrive il giornale «secondo quanto si evincerebbe dalla documentazione di bordo, aveva caricato i container al porto di Bar, nel Montenegro, per trasportare materiale farmaceutico. Una tratta attenzionata da tempo dalle polizie di tutto il mondo sia per il traffico di armi che per quello della droga che per il contrabbando di sigarette». Proprio per questo la presenza di due container vuoti ha destato attenzione.
«Pare che l'intento dei servizi - riporta il giornale - sia quello di capire se fossero pieni al momento della partenza e dove, eventualmente, sia finito il carico. Le stesse caratteristiche della nave - registrata al compartimento marittimo delle sperdute Isole Palau, il cui armatore è uno sconosciuto tunisino - desterebbero più di un sospetto». Il Crotonese cita anche un report del 2019 della "Global Initiative Against Transnational Organized Crime" sul crimine organizzato nei sei paesi dei Balcani e che individua nel porto di Bar uno degli hotspot da cui partono i carichi di cocaina.