Non ci sono dubbi sulla matrice dolosa dell’esplosione nella quale è andato distrutto il Bar Bilotti, un locale situato nel tratto terminale di Via Caloprese, proprio in prossimità della piazza. Il boato, violentissimo, ha provocato il tremore delle pareti dell’edificio e l’attrezzatura all’interno del locale è stata scaraventata fuori, a diversi metri di distanza. Soltanto per un caso fortuito non si sono registrati feriti, ma poteva essere una strage. La zona infatti, è frequentata in particolare da giovanissimi per la presenza di pub e pizzerie. L’ora tarda, era da poco passata l’una e trenta, ha evitato una ben più grave tragedia.

L’allarme e poi l’arrivo dei soccorsi

Immediato è stato l’intervento dei vigili del fuoco intervenuti con quattro automezzi e 15 uomini per spegnere l’incendio. Gli appartamenti del palazzo si sono riempiti di fumo, è saltato l’impianto elettrico. Molte persone sono state sorprese nel sonno e nel buio, ma l’arrivo tempestivo dei soccorsi ha evitato il panico. I rilievi dei pompieri hanno accertato l’integrità strutturale dell’immobile, per cui non è stata necessaria alcuna procedura di evacuazione. Il bar invece è stato completamente distrutto. Sventrata anche la parete che separava l’esercizio dall’androne d’ingresso del palazzo mentre dal lato opposto è irrimediabilmente danneggiato il muro di separazione da un altro negozio, una gioielleria, al cui interno non è stato ancora possibile entrare per il timore di cedimenti.

Matrice dolosa, perquisizioni dei carabinieri

Secondo quanto riferito dai carabinieri della compagnia di Cosenza che indagano sull’episodio e che hanno già acquisito e visionato le immagini delle numerose telecamere di videosorveglianza presenti nell’area. L’esplosione è partita dall’interno verso l’esterno. La deflagrazione è stata potentissima. Le vetrate infrante sono state scagliate ad oltre trenta metri di distanza. Un frigorifero ha colpito un auto parcheggiata davanti al marciapiede di fronte. Gli artificieri dei carabinieri avrebbero rinvenuto tracce di materiale esplosivo. Sono già scattate nel corso della notte alcune perquisizioni domiciliari e veicolari a carico di soggetti con precedenti. Nessuna pista viene esclusa ma è chiaro che viene privilegiata quella del racket delle estorsioni. Secondo quanto si è appreso il locale era assicurato.

Danneggiato un secondo locale commerciale

Quasi contemporaneamente all’esplosione del Bar Bilotti è stato appiccato il fuoco, con l’ausilio di liquido infiammabile, davanti l’ingresso di un secondo esercizio commerciale, una pizzeria di proprietà della stessa famiglia titolare del bar distrutto in Via Caloprese. L’episodio si è verificato in Via Padre Giglio, nella parte più ad est della strada sottostante il raccordo di collegamento tra l’A2 e la statale 107. Questa tavola calda era da qualche tempo chiusa al pubblico.

Le testimonianze

Lo spostamento d’aria immediatamente successivo alla deflagrazione, ha dato la sensazione che si fossero verificate due esplosioni. Molti condomini hanno lasciato il palazzo di buon mattino dopo la notte passata sostanzialmente in bianco. Raccontano di un forte odore di fumo, della fuliggine che entrava dalle scale, completamente al buio e annerite dalla cenere. Fuori uso l’impianto elettrico condominiale e l’ascensore. Adesso si è provveduto a separare la scala di ingresso dell’edificio dal locale andato in fiamme con alcune pareti di cartongesso.

 

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