Stelian, cittadino romeno di 50 anni che vive a Buonvicino, è stato arrestato per una vecchia sentenza. Dopo due mesi di carcere, la sua pena è stata revocata
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La Procura di Catanzaro si è dimenticata di lui e poi lo ha arrestato 11 anni dopo per una vecchia sentenza. Ora Stelian, un cittadino romeno di 50 anni residente a Buonvicino, in provincia di Cosenza, dovrà essere risarcito. La sua storia è stata raccontata oggi dal Fatto Quotidiano.
Dopo essere stato coinvolto in una lite nel 2010, quando suonava la fisarmonica in centro a Catanzaro, e condannato a 2 anni e 7 mesi di carcere dopo un’accusa per lesioni, l’uomo avrebbe dovuto scontare la pena. Tuttavia, a causa di un ordine di carcerazione emesso due mesi dopo la sentenza, con la pena sospesa per la durata inferiore ai 3 anni, lui e il suo avvocato avrebbero dovuto richiedere un'altra misura entro 30 giorni. Questo non è avvenuto e Stelian è rimasto libero per ben 12 anni, continuando a lavorare come bracciante agricolo.
Solo nel febbraio 2023 è stato arrestato e portato in carcere a Paola per scontare la condanna del 2011. Grazie al suo compagno di cella, Stelian incontra l'avvocato Italo Guagliano che si rende conto dell’errore: emerge che l'esecuzione della sentenza così tardi violava la legge e che la pena era estinta. Di conseguenza, il Tribunale di Catanzaro ha revocato l'arresto e ha rimesso in libertà Stelian il 18 aprile 2023.
Nonostante ciò, Stelian ha richiesto un risarcimento per i due mesi ingiustamente trascorsi in prigione e la Corte d'Appello ha deciso a favore di lui, condannando il ministero dell'Economia e delle Finanze a pagargli oltre 7.000 euro. L'avvocato Guagliano ha commentato che questo risultato è di grande importanza, poiché sottolinea l'importanza del rispetto della legalità nell'esecuzione delle pene e mette in evidenza che le negligenze delle autorità non possono pregiudicare i diritti dei condannati.