Pietro Raso è accusato di associazione mafiosa, droga e armi nell’ambito dell’operazione coordinata dalla Dda di Reggio contro i clan Cacciola e Grasso
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È finita la scorsa notte la latitanza di Pietro Raso, accusato di associazione mafiosa, droga e armi nell’ambito dell’operazione Ares condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria contro i clan Cacciola e Grasso scattata lo scorso 9 luglio. L’uomo si nascondeva in un casolare vicino Gambarie insieme alla moglie. È stato arrestato dai carabinieri del Comando Provinciale, del gruppo Gioia Tauro e Cacciatori Calabria.
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