Quando i carabinieri stamane hanno suonato alla porta, ha aperto e senza opporre resistenza si è fatto arrestare. Vincenzo Alvaro, 44 anni, boss della ‘ndrina calabrese, si nascondeva in un appartamento a Belvedere, quartiere a quindici chilometri da Siracusa.


Da circa un anno era ricercato perché destinatario di due ordinanze di custodia cautelare in carcere: un'indagine del Goa della Guardia di finanza di Catanzaro nella quale Alvaro e 34 soggetti sono indagati per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di ingenti quantitativi di cocaina proveniente dal sud America ed un'altra della polizia tributaria delle Fiamme Gialle di Genova per detenzione e traffico di cocaina proveniente dal Perù. Secondo quanto riferito dal tenente Tamara Nicolai, comandante del nucleo radiomobile di Siracusa, si trovava a Belvedere da circa due mesi.


Nel corso della perquisizione i militari del nucleo hanno trovato 10 mila euro in banconote da 50 euro e tre telefoni cellulari. Negli armadi vestiti griffati. Alvaro, originario di Sinopoli, non si faceva mancare nulla anche se conduceva una vita ritirata, uscendo solo qualche volta la sera. I carabinieri stanno indagando per capire la rete di contatti che ha favorito la sua latitanza nel siracusano. Alvaro qualche anno fa è stato coinvolto nella scalata della cosca calabrese ai locali di via Vittorio Veneto a Roma.