Movimenti sospetti attorno un’abitazione di Zaccanopoli hanno convinto, la notte scorsa, i carabinieri del nucleo investigativo di Vibo Valentia ad effettuare un’irruzione grazie alla quale è stato scovato ed arrestato Giuseppe Salvatore Mancuso, 30 anni, figlio di Pantaleone “L’ingegnere” e fratello di Emanuele (divenuto di recente collaboratore di giustizia), irreperibile dal dicembre del 2018. L’uomo era in compagnia di un 20enne, proprietario dell’abitazione, e di una donna straniera ma, soprattutto, aveva nella propria disponibilità un fucile di precisione, una pistola e un passamontagna.

 

Elementi che, così come è stato rimarcato questa mattina dal procuratore della Dda di Catanzaro Nicola Gratteri in conferenza stampa al Comando provinciale dell’Arma di Vibo, lasciano presagire la preparazione di un agguato o di altra azione eclatante. Il 30enne, condannato in via definitiva a 5 anni e due mesi dal Tribunale di Milano, si era reso irreperibile dopo essere stato condotto agli arresti domiciliari nell’ambito dell’operazione Mediterraneo che lo aveva visto condannato in primo grado a 11 anni e sei mesi dal Tribunale di Palmi.