Ad annunciarlo il direttore della Sala stampa della Santa Sede. Dal 2 gennaio sarà nella Basilica di San Pietro per il saluto dei fedeli
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È morto il papa emerito Benedetto XVI. «Con dolore informo che il Papa Emerito, Benedetto XVI, è deceduto oggi alle ore 9:34, nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano». Lo dichiara il direttore della Sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.
Dalla mattina di lunedì 2 gennaio 2023, il corpo del Papa emerito Benedetto XVI sarà nella Basilica di San Pietro in Vaticano per il saluto dei fedeli.
Chi era papa Benedetto XVI
È stato soprattutto un fine teologo Joseph Ratzinger, che il 19 aprile del 2005 fu eletto Papa e scelse il nome di Benedetto XVI.
Arrivava da una famiglia comune, con il papà poliziotto e la mamma cuoca, la quale ben presto però lasciò il lavoro per dedicarsi alla famiglia. Ratzinger era nato a Marktl am Inn, nel cuore della cattolicissima Baviera, il 16 aprile del 1927.
Raffinato teologo, grande studioso, uomo timido, sembrava non essere destinato ad un ruolo di guida di tale portata. Ma invece fin dai tempi della Congregazione per la Dottrina della Fede era divenuto uno dei cardinali punto di riferimento per tutta la Chiesa nel mondo. Chiunque lo ha conosciuto da vicino riferisce di una grande capacità di ascolto che ha mantenuto anche negli anni susseguenti alla rinuncia, con il Monastero Mater Ecclesiae divenuto un un punto di riferimento per tutti coloro che erano alla ricerca di un consiglio, di una parola, una benedizione.
Maestro nel predicare in modo accessibile anche sui temi più complessi, in quasi otto anni di pontificato ha incontrato milioni di persone, ha compiuto decine di viaggi internazionali e in Italia, ha scritto diverse encicliche mettendo al centro l'amore e la speranza. Ha rilanciato e rinnovato la dottrina sociale della Chiesa, rendendola più aderente ai tempi difficili del mondo, tra globalizzazione e crescere delle povertà, relativismo e imperversare dell'effimero.
Resteranno nella storia della Chiesa le sue numerose pubblicazioni, a partire da "Gesù di Nazareth" in più volumi. Un ritratto per mostrare che la fede non è un elenco di proibizioni ma soprattutto un rapporto di amicizia con Dio.
Benedetto XVI, nel corso del suo pontificato, ha posto i temi della povertà e dell'Africa, dei giovani, dell'ecumenismo e dell'annuncio della fede al mondo ormai secolarizzato. Per primo poi ha sollevato i tappeti mostrando la polvere che era stata accumulata sotto: è lui che ha voluto intraprendere la lotta contro la pedofilia nella Chiesa.
La scelta delle dimissioni
Benedetto XVI, il primo Papa in epoca moderna a rinunciare al pontificato (prima di lui era stato, seicento anni prima, Gregorio XII nel 1415, e prima ancora Celestino V, nel 1294), non si è mai pentito "neppure per un solo minuto" di quella decisione arrivata per molti come "un fulmine a ciel sereno", per usare le parole dell'allora cardinale decano Angelo Sodano, l'11 febbraio del 2013.
Al suo amico giornalista Peter Seewald, Ratzinger successivamente confidò: «Vedo ogni giorno che era la cosa giusta da fare, era una cosa su cui avevo riflettuto a lungo e di cui avevo anche a lungo parlato con il Signore».
Per questo, al momento dell'annuncio, «ho sottolineato che agivo liberamente; non si può andare via se si tratta di una fuga. Non bisogna cedere alle pressioni. Si può andare via solo se nessuno lo pretende, e nessuno nel mio caso lo ha preteso. Nessuno. Fu una assoluta sorpresa per tutti».
Tante le speculazioni su questa decisione di Papa Benedetto che egli aveva invece motivato fin dall'inizio con la difficoltà a portare avanti i suoi compiti, considerato l'avanzare dell'età, per l' "ingravescentem aetatem", come disse lui stesso al momento dell'annuncio.
Ma Papa Francesco ha invece sempre definito queste dimissione come «un atto di governo, l'ultimo atto di governo» di Papa Benedetto.