È un nuovo durissimo colpo quello che i carabinieri e la Dda di Reggio Calabria hanno inflitto alla 'ndrangheta in quella che può definirsi una delle più importanti operazioni degli ultimi anni.

Operazione "Mandamento Jonico": 116 fermi 

Questa mattina, oltre 1000 carabinieri del ros e del comando provinciale di Reggio Calabria, coadiuvati da elicotteri, unità cinofile e militari specializzati nella localizzazione di bunker e cavità nascoste, sono impegnati nell’esecuzione di un provvedimento di fermo, emesso dalla locale procura distrettuale, nei confronti di 116 arrestati  per associazione mafiosa, estorsione, porto e detenzione illegale di armi, trasferimento fraudolento di valori, truffa ed altri reati, tutti aggravati dalla finalità di agevolare l’organizzazione mafiosa denominata ‘ndrangheta. Sul registro degli indagati anche 175 persone chiamate a rispondere a piede libero.

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I provvedimenti scaturiscono da un’indagine diretta dalla procura reggina e condotta dai carabinieri del ros e del gruppo di Locri in direzione delle piu’ importanti “locali‘ndranghetiste ricomprese nel mandamento” ionico, ritenuto il cuore pulsante dell’intera ‘ndrangheta nonché il punto di riferimento di tutte le articolazioni extraregionali, nazionali ed estere.


Smantellate gerarchie e organigrammi di 23 cosche

Le indagini hanno consentito di individuare le gerarchie e gli organigrammi di ben 23 cosche e di identificare gli autori di estorsioni, danneggiamenti e infiltrazioni in appalti pubblici e lavori privati, sintomatici di un capillare e asfissiante controllo del territorio da parte delle cosche.

 

Mandamento, nuove cariche e i tribunali per giudicare gli affiliati sospettati di violazioni

Individuate nuove cariche e strutture tra loro sovraordinate di cui la ‘ndrangheta si è dotata negli ultimi anni. Accertate anche le modalità di funzionamento di veri e propri “tribunali” competenti a giudicare quegli affiliati sospettati di violazioni delle regole del sodalizio criminale e le procedure da applicare per sanare faide all’interno delle ‘ndrine.

 

Colpiti i vertici della 'ndrangheta

A finire in manette tutti i capi di tutte le locali del mandamento jonico: ben 23 elementi di vertice delle 'ndrine. Colpite anche pesantemente le cosche Ficara-Latella e Serraino di Reggio Calabria. La prima è orbitante nella zona sud, fra Ravagnese e Saracinello, la seconda nel territorio di San Sperato, ma anche nella zona di montagna della città reggina. Provvedimenti sono stati emessi pure contro la locale di Sinopoli. Tali locali operavano in tre Mandamenti in cui è, dal punto di vista criminale, suddivisa la provincia di Reggio Calabria: Reggio Calabria, Roghudi, Condofuri, San Lorenzo, Bova, Melito Porto Salvo, Palizzi, San Luca, Bovalino, Africo, Ferruzzano, Bianco, Ardore, Platì, Natile di Careri, Cirella di Platì, Locri, Portigliola, Saline, Montebello Ionico, Sant'Ilario.

 

Dopo l'operazione "Il Crimine", dunque, che nel 2010 aprì un varco importante nei riti e nelle modalità operative della 'ndrangheta, ora questa nuova inchiesta che decapita non solo i vertici delle cosche nel territorio della fascia jonica, ma si prioietta fuori dai confini provinciali, in quella dimensione internazionale che la 'ndrangheta ha assunto nel corso degli ultimi quarant'anni. 

Consolato Minniti