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Dopo cinque anni i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Catanzaro e della compagnia di Lamezia Terme, hanno fatto luce su due tentati omicidi avvenuti a Lamezia Terme nell'ambito della guerra di mafia tra le cosche contrapposte.
I militari dell'arma hanno eseguito, presso le case circondariali di Catanzaro e Palmi, due misure cautelari in carcere rispettivamente nei confronti di Angelo Francesco Paradiso e Pasquale Carnovale, entrambi lametini di 30 anni, per i reati, in concorso tra di loro, di tentato omicidio aggravato,detenzione e porto illegale di arma comune da sparo e ricettazione aggravati dalle circostanze di aver agito con modalità e condotte tipiche dell'appartenenza ad un sodalizio di tipo mafioso.
Il provvedimento cautelare emesso dal Tribunale di Catanzaro, scaturisce dalle indagini presentate nell'ambito della più ampia indagine denominata Chimera, a seguito di attività di riscontri effettuati con diversi collaboratori di giustizia oltre da accertamenti di tipo tecnico, effettuati dal Ris di Messina, e dalle immediate intercettazioni poste in essere già nell'immediatezza dei fatti.
Duplice tentato omicidio a Lamezia: un fermo
Due tentati omicidi - I due arrestati sono considerati esponenti della cosca di 'ndrangheta denominata Cerra-Torcasio-Gualtieri ed a loro è contestato il tentato omicidio avvenuto il 19 novembre del 2011 a Lamezia Terme, in via Foderaro, nei confronti di Giuseppe Morello, il quale venne affiancato da una moto con a bordo due soggetti e fu raggiunto da tre dei 9 colpi calibro 38 auto sparati da uno di essi. A Paradiso e' contestato anche il tentato omicidio, compiuto l'11 dicembre dello stesso anno, di Pasquale Saladino, avvenuto in via dei Bizantini, dinanzi a un circolo arcipesca. La vittima fu raggiunta da sei dei 9 colpi calibro 9x21, mentre rimase ferito anche un minorenne, colpito da un proiettile ad un piede.
Tentati omicidi a Lamezia: la pista della guerra per le piazze di spaccio