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Due ergastoli e due assoluzioni sono stati chiesti dal pm della distrettuale Marisa Manzini nell’ambito del processo sul duplice omicidio dei fratelli Giuseppe e Vincenzo Loielo, avvenuto a Gerocarne, in provincia di Vibo Valentia, nell’aprile del 2002, uccisi in una strada interpoderale mentre erano ancora nella loro auto, crivellati da colpi di fucile. Il pubblico ministero nell’aula bunker davanti alla Corte di assise di Catanzaro ha invocato il carcere a vita più l’isolamento diurno per la durata di 18 mesi per Bruno Emanuele, colui, che secondo gli investigatori ha organizzato la morte dei Loielo, capi della zona, con cui aveva iniziato la sua carriera criminale, fine pena mai e un anno di isolamento per Vincenzo Bartone. L’assoluzione è stata chiesta invece per Gaetano Emanuele e Franco Idà. I quattro rispondono anche di tre tentati omicidi ai danni degli stessi fratelli Loielo, considerati i boss indiscussi della zona compresa tra Gerocarne e Soriano. Il pubblico ministero ha anche chiesto l’ergastolo per Giovanni Loielo, accusato dell’omicidio di Raffaele Fatiga, scomparso da Acquaro agli inizi degli anni '90 e il cui corpo non è mai stato ritrovato.