Coperture creative

Sanità Calabria, due leggi nel mirino della Corte dei conti per irregolarità: «Finanziate con fondi destinati ad altro»

Il focus dei magistrati solleva dubbi su risorse per 88 milioni di euro legate alle norme approvate nel 2022. Il caso dei fondi destinati ai Lea e usati per garantire altri capitoli di bilancio. Ecco tutti gli atti segnalati

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di Pablo Petrasso
8 luglio 2024
06:15

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Le Regioni azzardano troppo sulla copertura finanziaria delle leggi e, spesso, gli euro disponibili vengono spalmati su più provvedimenti, in contrasto con le previsioni normative. Un disordine su cui la Corte dei conti ha pubblicato un focus nei giorni scorsi e che coinvolge anche la Calabria.

Il principio cardine è quello stabilito nel 2009: ogni legge che comporti oneri a carico della pubblica amministrazione deve contenere «la previsione dell’onere stesso e l’indicazione della copertura finanziaria riferita ai relativi bilanci annuali e pluriennali». Formula burocratica che indirizza la gestione ottimale delle casse pubbliche. Altro è la realtà, in cui il caos e la creatività contabile spesso prendono il sopravvento.

È quello che, sul Sole 24 Ore, il docente dell’Unical Ettore Jorio ha definito «effetto moltiplicazione dei pani» grazie al quale un euro di disponibilità «viene spesso moltiplicato per “n” volte», cioè utilizzato per la copertura finanziaria di più leggi.

Le leggi calabresi con «irregolarità nella copertura»

Accade anche in Calabria e due casi sono finiti tra le segnalazioni della magistratura contabile nel capitolo riservato alla copertura delle spese sanitarie. Si tratta di casi «in cui, pur sussistendo formalmente la copertura, essa è stata garantita con risorse destinate ad altre finalità».

Riguardo alle leggi approvate a Palazzo Campanella, la Regione che – ricorda la Corte dei conti – è «sottoposta a un piano di rientro e a una legislazione speciale di risanamento, ha coperto gli oneri della legislazione di spesa con gli stanziamenti relativi al fondo sanitario indistinto predisposto dallo Stato a garanzia dei livelli essenziali di assistenza (Lea), per finalità diverse».

Si tratta, in questo caso, «di un’irregolarità della copertura, in quanto operata con risorse normativamente destinate a finanziare altra tipologia di spesa e riservate al servizio sanitario per garantire i Lea», sui quali peraltro la Calabria presenta, non da oggi, gravi carenze.

La questione, sottolineano i giudici, è stata già affrontata anche dalla Corte costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità di una legge della Regione Puglia in relazione all’illegittimo finanziamento di prestazioni non rientranti tra i Lea.

Calabria, dubbi sulle coperture per 88 milioni di euro

Nel capitolo dedicato alla Calabria e riferito alla Relazione annuale della sezione regionale della Corte sulle copertura finanziarie adottate nelle leggi regionali approvate nel 2022, la magistratura contabile evidenzia il totale degli oneri sui quali sono stati sollevati dubbi: circa 88 milioni di euro distribuiti nei settori più disparati.

Si va dalle «carenze informative» sulla legge per le «strutture residenziale per minori e giovani adulti sottoposti a procedimento penale ovvero in esecuzione di pena» alle misure «in materia di trasporto e di circolazione di veicoli storici». In questo caso mancherebbe la «rappresentazione degli elementi posti alla base degli oneri individuati dalla legge e in parte oneri a carico di società in house».

Segnalata anche la «copertura con fondi speciali» dell’istituzione del Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità e la promozione di iniziative in memoria del presidente Jole Santelli, oltre che gli interventi a favore dei pazienti oncologici affetti da alopecia.

Per la truppa più nutrita di provvedimenti invece i dubbi riguardano la «copertura con risorse già stanziate in bilancio». Sono 12 leggi in tutto tra le quali troviamo, tra le altre, la «modalità di erogazione di medicinali cannabinoidi per finalità terapeutiche», l’istituzione del Parco marino regionale Secca di Amendolara e l’istituzione della Riserva naturale Foce del fiume Mesima, assieme alle «disposizioni straordinarie per assicurare i Livelli essenziali di assistenza nel sistema sanitario regionale». 

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