A un mese esatto dalla morte di Agostino Filandro, l'operaio deceduto il 21 giugno scorso in un incidente sul lavoro al porto di Gioia Tauro, è trapelata l'identità delle due persone indagate dalla procura di Palmi. Sono Francesco e Girolamo Zito, rispettivamente proprietario della ditta dove lavorava la vittima e manovratore della gru che ha ucciso il 42enne di Gioia Tauro. Entrambi sono accusati dell'omicidio colposo di Agostino Filandro. La notizia è emersa nel giorno del conferimento dell'incarico da parte del pubblico ministero a due periti che dovranno accertare se ci sono responsabilità sul crollo della piccola gru che ha schiacciato e ucciso Filandro.
L’incidente, come detto, si è verificato la mattina del 21 giugno scorso, quando Agostino Filandro, 42 anni, secondo una prima ricostruzione degli investigatori, sarebbe stato colpito da un cavo di una piccola gru che si è spezzato improvvisamente. Filandro, sposato con figli, era il genero del titolare.

 

L'incidente è avvenuto durante le operazioni di alaggio di un'imbarcazione da diporto che stava per essere effettuata utilizzando una gru della "ZenMarine", azienda che costruisce e restaura imbarcazioni all'interno della cinta doganale dello scalo. Il cavo della gru, per cause che dovranno stabilire i periti, si sarebbe spezzato, facendo crollare la gru sulla piccola imbarcazione, sulla quale c'era Filandro, che è morto sul colpo.
La famiglia della vittima è rappresentata dagli avvocati Domenico Putrino, Caterina Albanese, Domenico Infantino e Antonio Tomaselli. I due indagati, Francesco e Girolamo Zito, sono invece difesi dagli avvocati Alfredo Zampogna e Giacomo Saccomanno.

 

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