Il timore è quello di assistere ad un secondo imponente controesodo nei giorni precedenti alle festività natalizie. Un primo assaggio del gran fuga da nord verso il sud lo si aveva avuto durante la prima ondata, quando il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, aveva disposto la chiusura delle regioni provocando la presa d'assalto ai mezzi pubblici di calabresi al nord che hanno tentato l'estremo ritorno in regione. E anche il nuovo Dpcm che contiene le prescrizioni per il periodo natalizio potrebbe avere lo stesso effetto.

 

Lo stop agli spostamenti tra regioni

In particolare, il divieto di spostamento tra le regioni imposto da Governo a partire dal 21 dicembre fino al 6 gennaio, non fa dormire sonni sereni alla Cittadella, che in effetti nei giorni immediatamente precedenti a quella data si attende un'ondata di rientri di calabresi al nord per lavoro o studio in rientro in Calabria. E già da giorni si studiano le potenziali contromisure, che saranno in alcuni casi simili a quelli adotatti per fronteggiare i precedenti rientri di massa. 

 

Task force ai valichi 

In primo luogo sarà necessaria la registrazione sul portale della Regione Calabria per chiunque intenda rientrare in Calabria. In tal modo si riuscirà ad assicurare un primo tracciamento delle persone che potranno all'occorrenza essere sottoposte a tampone. Prevista, inoltre, la presenza di task force ai valichi di stazioni ferroviarie e scali dell'aeroporto con l'obiettivo di effettuare screening a campione sui passeggeri in rientro e così limitare la minimo la circolazione del virus entro i confini regionali.

 

Covid hotel

Il terzo ed ultimo tassello sarà rappresentato dall'uso dei Covid Hotel, la Protezione civile regionale nelle scorse settimane aveva infatti avviato una manifestazione d'interesse indirizzata alle strutture alberghiere per individuare la disponibilità di stanze da adibire a luoghi in qui trascorrere la quarantena per i soggetti affetti da Covid ma asintomatici. In tal senso, le strutture alberghiere già individuate e disponibili potranno accogliere i passeggeri positivi di rientro evitando così la propagazione del virus