C'è l'ex super poliziotto Carmine Gallo tra gli arrestati dell'operazione della Dda di Milano sullo spionaggio di segreti bancari, giudiziari e industriali ed è indagato il presidente della Fondazione Fiera Milano (completamente estranea all'indagine), Enrico Pazzali. Una presunta «attività di dossieraggio su larga scala» commissionata da grandi imprese, è al centro dell'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Milano con il nucleo investigativo dei carabinieri di Varese, per associazione a delinquere, intercettazioni abusive, accesso abusivo a sistema informatico, corruzione e violazione di segreto.

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Al centro dell'inchiesta la società di investigazioni e analisi dei rischi Equalize srl, di cui il socio di maggioranza è Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano (totalmente estranea all'inchiesta). Pazzali risulta indagato nell'indagine che ha portato anche a perquisizioni. Da quanto si è saputo, anche attraverso la società di investigazione, la presunta associazione per delinquere composta da hacker e appartenenti alle forze dell'ordine avrebbe prelevato dalle banche dati strategiche informazioni su conti correnti, precedenti penali ed altro, evadendo la richiesta dei "clienti" interessati a condizionare le attività di loro "concorrenti".

Equalize, stando alle indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo di Varese, avrebbe fornito "servizi" anche in uno scenario di "faide", stando a quanto riferito, e di rivalità tra famiglie dell'imprenditoria. Sarebbero stati scaricati dai terminali, poi, sempre per finalità di "condizionamento", anche dati di esponenti politici. In alcuni casi, infine, le informazioni riservate sarebbero state girate ai media, e quindi rendendole pubbliche, con lo scopo di fare pressioni. 

Socio di Equalize è uno degli ex funzionari di polizia più in vista negli ultimi 30 anni, Carmine Gallo. Gallo - secondo quanto riferisce l'Ansa per lui sono stati disposti gli arresti domiciliari - è il super poliziotto che ha "scoperto" l'infiltrazione della 'ndrangheta a Milano. Celebre il suo racconto dell'individuazione di un incontro nel capoluogo lombardo con protagonisti alcuni boss dell'Aspromonte, primo fra tutti Giuseppe Morabito il Tiradritto: era il 1988. Gallo indagava sul sequestro di Cesare Casella quando vide materializzarsi in un bar dell'hinterland milanese una sorta di summit: non solo Morabito ma anche Antonio Pelle Gambazza e Antonio Papalia.

Il super poliziotto indagò anche sul sequestro di Alessandra Sgarella. E gestì le dichiarazioni di uno dei più importanti pentiti al Nord, Saverio Morabito. Furono le dichiarazioni di un altro collaboratore di giustizia a tirarlo in un'inchiesta: accusato di aver favorito un gruppo di narcotrafficanti, ne uscirà assolto. Oggi i nuovi guai giudiziari per l'ennesimo caso di dossieraggio emerso negli ultimi mesi.